L'aquila

Servizi scolastici bloccati per famiglie morose, Palumbo: Serve buon senso

L'AQUILA - "L'equivoco" dei 15 minuti di tolleranza sui servizi scolastici di trasporto. Il consigliere comunale Stefano Palumbo: "Decine di famiglie bloccate nel rinnovo dell'iscrizione, serve buonsenso".

L’AQUILA – “L’equivoco” dei 15 minuti di tolleranza sui servizi scolastici di trasporto. Il consigliere comunale Stefano Palumbo: “Decine di famiglie bloccate nel rinnovo dell’iscrizione, serve buonsenso”.

“Decine di famiglie aquilane si sono improvvisamente trovate bloccate nel rinnovo dell’iscrizione ai servizi scolastici (scuolabus, mensa, pre-interscuola) perché classificate dal Comune dell’Aquila come ‘morose‘”. Lo scrive il consigliere comunale Stefano Palumbo (PD), spiegando: “A maggio 2024, infatti, il Comune ha imputato a coloro che avevano utilizzato il servizio di scuolabus anche il pagamento dell’intero servizio di pre-scuola per l’intero anno scolastico 2023/2024. Ad onor del vero, il disciplinare approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 273/2021 prevedeva che “gli utenti che usufruiscono del servizio di Trasporto scolastico e di fatto usufruiscono anche del servizio di Pre-Interscuola, sono obbligati a corrispondere entrambe le rette”, ad esclusione dei casi in cui il servizio Pre-Interscuola sia reso per un tempo inferiore ai 15 minuti. Ed è proprio da questi “15 minuti” di tolleranza che nasce l’equivoco poiché se lo scuolabus su cui viaggia il proprio figlio arriva 16 minuti prima dell’inizio delle lezioni le famiglie devono pagare tutto l’importo del pre-scuola, mentre altri bambini che viaggiano su scuolabus che arrivano 14 minuti prima dell’inizio delle lezioni non sono tenuti a pagare. Ma l’organizzazione del servizio di scuolabus è in carico al Comune che in base alle linee, ai tragitti e ai conseguenti orari di arrivo nei plessi stabilisce di conseguenza chi deve pagare anche il pre-scuola e chi no. A detta di diversi genitori, ad aumentare la confusione si aggiunge la mancata comunicazione alle famiglie del dovuto pagamento nel corso dell’anno scolastico e l’assenza dell’indicazione dell’orario di arrivo dello scuolabus presso i plessi scolastici in fase di iscrizione al servizio di scuolabus. Queste famiglie non sapevano quindi se fossero tenute o meno a pagare il servizio di pre-interscuola, e non essendogli mai stato segnalato durante l’anno scolastico, non hanno pagato, salvo poi vedersi imputare a maggio 2024 tutti i costi del servizio. È auspicabile a questo punto l’applicazione del buon senso da parte del Comune, innanzitutto sbloccando le iscrizioni – attualmente bloccate – delle bambine e dei bambini ai servizi scolastici per l’anno scolastico 2024/2025. In parallelo, aprendo una riflessione su possibili soluzioni sia relativamente alle somme richieste per l’anno scolastico appena concluso, ma anche per evitare le stesse criticità per l’anno scolastico 2024/2025 di prossimo avvio ed eliminare le attualità disparità tra i fruitori del servizio determinate esclusivamente dall’organizzazione del servizio di scuolabus da parte del Comune e il conseguente orario di arrivo dello scuolabus”.

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