Nessun allarme caporalato nel Fucino, Confagricoltura: Il vero problema è la mancanza di manodopera

“Nel Fucino non c’è caporalato. Chi parla del Fucino dovrebbe prima conoscerlo”, dopo la morte di Satnam Singh torniamo nella piana fucense.
“Il Fucino ha molti problemi, ma il caporalato non è tra questi“. La morte atroce di Satnam Singh – lavoratore deceduto a Latina dopo essersi ferito ad un braccio e abbandonato dal datore di lavoro dinanzi alla sua abitazione – continua inevitabilmente a far discutere e riflettere. Se dalla CGIL era arrivata la denuncia sulla piaga del caporalato diffusa nella piana fucense, il presidente Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene illustra una situazione del tutto diversa.
“I fatti di Latina raccontano di un’attività delinquenziale che condanniamo nella maniera più assoluta. Per fortuna,nel Fucino il caporalato non c’è: ci sono sicuramente molti problemi, anche di carattere lavorativo, ma non si può parlare di caporalato“, sottolinea Lobene alla nostra redazione.
Anzi, tra le criticità maggiori c’è “la mancanza di manodopera.Confagricoltura ha sempre denunciato questo problema. Ricordo, ad esempio, quando nel 2021, nel pieno delle restrizioni Covid19, la nostra Associazione di categoria è andata, con 5 vettori aerei, a prendere i lavoratori nei loro paesi d’origine. Un’azione che dimostra la nostra sensibilità al tema. Inoltre, è naturale pensare che qualora questi dipendenti fossero stati trattati male non avrebbero certamente deciso di tornare. Ciò a dimostrazione di un vero e proprio rapporto fiduciario che c’è tra imprenditori agricoli e lavoratori”.
Sul fronte delle eventuali violazioni, comunque, Confagricoltura precisa di non essere disposta a transigere. “Noi siamo per la tolleranza zero – continua Lobene –chiunque sarà trovato in situazioni di irregolarità verrà allontanato da Confagricoltura. E non parliamo solo dell’eventualità di casi di lavoro in nero, ma anche di mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di ulteriori attività che riguardano lo sfruttamento dei lavoratori. Da questo punto di vista, continueremo a denunciare situazioni anomale e useremo tutti i nostri mezzi per combattere simili irregolarità”. Sono molti i controlli effettuati nell’arco dell’anno nelle aziende fucensi.“Non possiamo che lodare il lavoro costante degli organi ispettivi, i quali dimostrano puntualmente un atteggiamento di confronto con le aziende. Noi, come Confagricoltura, siamo sempre stati collaborativi e continueremo ad esserlo. Nell’ambito della nostra attività, ci occupiamo di sensibilizzare le nostre imprese ad avere comportamenti corretti, ma non tutto dipende da noi. Sicuramente, possiamo allontanare le aziende in caso accertato di mancato rispetto delle norme”.
Rispetto alle recenti segnalazioni di caporalato diffuso, Lobene dichiara: “Ritengo le accuse assolutamente infondate. Tendenzialmente, alcuni sindacati informano in maniera fuorviante i lavoratori: sarebbe più giusto fare un’informazione a 360 gradi. Ciò può avvenire anche nel corso dell’iter per il rinnovo del Contratto provinciale del lavoro. Una fase, questa, che auspico avvenga nel più breve tempo possibile.
Tuttavia – conclude – molti sindacati non conoscono il territorio fucense e non sono mai stati sui campi per vedere il trattamento riservato ai lavoratori. Per parlare del Fucino bisognerebbe conoscerlo. Come Confagricoltura abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione con le altre organizzazioni sindacali presenti al nostro tavolo e tutte le scelte fatte sono il frutto di confronti e decisioni collegiali”.