L'evento

Premio nazionale Donna 2024 per la pace e contro le violenze

Il premio nazionale donna, promosso dalla Onlus Antonio Padovani, si svolgerà all'Aquila e premierà Daniela Di Maggio e Filomena Lamberti

Premio Nazionale Donna sul “coraggio delle donne per la pace, contro le violenze”. Un tema attuale per una manifestazione che è in crescita e che riscuote ogni anno sempre maggiore interesse. La sesta edizione è promossa dalla Onlus Antonio Padovani e si svolgerà mercoledì 3 luglio, alle 18, a Casale Signorini, all’Aquila.

Sul palco, per la premiazione, saliranno quest’anno Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, detto Giò Giò, ucciso nel 2023 a Napoli, e Filomena Lamberti, la prima donna sfregiata con l’acido dal marito in Italia.

Storia e obiettivi

Il premio, presentato nelle scorse edizioni in Senato, nasce con la finalità di diffondere il messaggio di rispetto e tutela delle donne da qualunque forma di violenza, fisica e psicologica, in ambito familiare e professionale. Un evento che ha ottenuto, nel corso del tempo, un notevole successo di pubblico e presenze guadagnando la scena nazionale per le tematiche delicate e i risvolti inediti che affronta. Le storie di Daniela Di Maggio e Filomena Lamberti, di violenza e soprusi, toccano le corde del cuore portando alla ribalta il dolore delle donne, in tutte le due sfaccettature, ma al contempo la forza intrinseca che anima l’universo femminile nella lotta per la verità e la giustizia.

All’evento, moderato dalla giornalista e scrittrice, Monica Pelliccione, interverranno Gianni Padovani, presidente della Onlus Antonio Padovani, Stefano Pallotta, presidente Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e Pieremidio Bianchi, commissario capo Divisione anticrimine Questura dell’Aquila. “Il premio nazionale Donna, dedicato a mio padre Antonio, apre le porte all’universo donna nell’intento di far emergere il sottobosco celato, eppure ancora marcatamente presente, della violenza”, afferma Padovani, “la manifestazione è incentrata, quest’anno, sul coraggio delle donne: di denunciare la violenza, di lottare per la libertà e la giustizia, di non arrendersi di fronte alle ingiustizie. Di sciogliere le catene delle costrizioni, ad ogni costo”. Nel corso della manifestazione, che si concluderà con una cena di gala, verrà presentato “Storie di donne”, edito dalla onlus Padovani: un libro-testimonianza che affronta il tema dei soprusi e delle violenze fisiche e psicologiche vissute dalle donne. Verrà, inoltre, consegnata una targa alla memoria di Ilaria Fabiocchi, artista aquilana scomparsa prematuramente un anno fa. “il premio Donna ha catalizzato l’attenzione nazionale”, afferma Pelliccione, autrice del libro, “per la scelta coraggiosa e non scontata, della Onlus Padovani, di portare alla luce il sommerso, il cono d’ombra della violenza contro le donne, meno visibile e difficilmente intercettabile. Il lato oscuro della violenza subdola e celata, in famiglia come sul lavoro, dove la lotta alla verità – che spesso soccombe di fronte all’esercizio del potere dell’uomo – diventa un valore sociale da difendere. Daniela Di Maggio e Filomena Lamberti incarnano alla perfezione il valore di legalità e giustizia”.

Le premiate

Daniela Di Maggio: mamma di Giovanbattista Cutolo, 54 anni, madre di Giovanbattista Cutolo, detto Giò Giò, è logopedista e terapista cognitivo – comportamentale a Napoli. Nel suo percorso di studi ha conseguito la laurea e due master. Sposata con il regista teatrale Franco Cutolo, è madre di due figli, il suo amato, Giò Giò, e Ludovica, impegnata con la famiglia nel tenere viva la memoria del fratello, anche come monito per le giovani generazioni. Giovanbattista Cutolo, che suonava nell’Orchestra Scarlatti Young, è stato ucciso a 24 anni a Napoli, il 31 agosto 2023, da alcuni colpi di pistola, dopo una lite per il parcheggio di uno scooter. Il colpevole, all’epoca dei fatti minorenne, è stato condannato a 20 anni.

Filomena Lamberti: è la prima donna in Italia sfregiata in volto con l’acido dal marito. Originaria di di Cava dei Tirreni, nel 2012 venne sfigurata con una bottiglia di acido dal marito dal quale voleva separarsi. Il suo calvario ospedaliero è durato anni ed è finito solo nel 2017 dopo trenta interventi, dieci solo per ricostruire le palpebre. L’aggressione a Filomena Lamberti risale al 28 maggio del 2012. Alcuni giorni prima lei aveva deciso di lasciare suo marito, Vittorio Giordano, dopo 30 anni di matrimonio. Una decisione che l’uomo non aveva accettato, reagendo con una violenza brutale e vile. Il suo ex marito intanto ha patteggiato 18 mesi di reclusione per lesioni personali e oggi è un uomo libero.

Le fotografie sono delle passate edizioni.

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