Si alleano i Paesi Narranti abruzzesi, nasce il marchio

Un successo Il Festival dei Paesi Narranti a Navelli: nasce il marchio per lo sviluppo di un’alleanza e il consolidamento di una visione. Si punta a far entrare anche i paesi della Valle Subequana
I Paesi Narranti diventano un marchio, con l’idea di consolidare un’alleanza per rilanciare le aree interne abruzzesi. L’esito del Festival che si è svolto dal 28 al 30 giugno a Navelli è promettente ed ha una portata strategica.
In occasione della tre giorni attraverso iniziative ed eventi che hanno messo al centro cultura, cinema, ambiente, enogastronomia e approfondimento su strategie e sviluppo, la vetrina di Navelli ha offerto l’opportunità di mostrare le bellezze, le tradizioni e le potenzialità del territorio a un pubblico più ampio di quello consueto (2500 le presenze stimate nella tre giorni, sold out i posti letto del circondario) e di ragionare sulle possibilità di crescita.
Un nuovo inizio
Paolo Federico, sindaco di Navelli e presidente del GAL Gran Sasso Velino (che ha organizzato l’evento assieme alla società cooperativa “Il Bosso”) parla al Capoluogo di “ampia soddisfazione, sia per il riscontro di visitatori che sotto l’aspetto dei risultati. Abbiamo seminato molto per la crescita e lo sviluppo dei quindici comuni coinvolti”. Emanuele Imprudente, vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, sottolinea che “come Regione Abruzzo cerchiamo di dare ai GAL supporto e visione di insieme. Il GAL Gran Sasso Velino sta lavorando nell’ambito di questo tracciato, e quindi il sostegno che diamo e che abbiamo dato è convinto perché è basato su una strategia. La strada è quella giusta e le potenzialità sono molte, è importante avviare i processi come è stato fatto in questo caso. Occorre puntare sull’incremento e sul miglioramento dei servizi”
Il Festival dei Paesi Narranti, alla prima edizione, era il coronamento del progetto ASTRI (Agricoltura Sociale, Turismo e Rinascita), aggiudicato un anno fa dal Bosso su bando proprio del GAL Gran Sasso Velino. Coinvolti Barisciano, Calascio, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Navelli, Ofena, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio, Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Si tratta della Valle del Tirino, delle Terre della Baronia di Carapelle e dell’Altopiano di Navelli. La registrazione del marchio è un passo ulteriore per “un’alleanza forte che darà risultati e frutti” prosegue Paolo Federico. “Vogliamo che il festival si consolidi e diventi un volano di sviluppo per i territori, e ampliare l’area di riferimento. Sarebbe bello fare entrare i paesi della Valle Subequana”.
Il Festival, quindi, come evento che faccia ritrovare e confrontare un patto territoriale, una strategia che può diventare modello di gestione perché, dice il presidente del GAL “non si può pensare che tutti i borghi abbiano la medesima vocazione e le medesime strutture. Dovremo confrontarci tra noi per capire di cosa ognuno di noi si potrà occupare, in modo da creare un sistema in cui i residenti e i turisti abbiano tutto a portata di mano”. Il GAL Gran Sasso Velino svolge il ruolo di collettore e federatore. Andrà trovata, strada facendo, la formula più adatta per valorizzare la visione, visto che il progetto ASTRI è esaurito. Se sarà associazione, fondazione, consorzio o altro, si vedrà.
Entusiasta il commento affidato ai social da Paolo Setta, direttore del Bosso: “Abbiamo concluso con il Festival dei Paesi Narranti solo il primo atto di quello che potrà essere uno spettacolo incredibile, con una potenza plurale e coesa, dal valore assoluto. Il Festival dei Paesi Narranti ha affermato con la potenza di una partecipazione imponente di pubblico, con l’autorevolezza dei tanti relatori intervenuti, con la bellezza dei luoghi che abbiamo potuto ammirare e valorizzare ed infine con la gentilezza delle comunità che li abitano, che la strada è stata individuata, condivisa ed intrapresa, insieme, convinti ed innamorati”.
L’evento
Da segnalare al Festival dei Paesi narranti la presenza nelle prime due giornate di Federico Quaranta, autore e conduttore radio – televisivo, che tra le altre cose ha moderato il Talk “Paesi Narranti e comunità resistenti, spopolamenti e neo popolamenti, quale futuro?” nella seconda giornata. Questa si è conclusa con il concerto live del cantautore abruzzese SETAK. L’altro talk, sempre il 29 giugno, è stato sulle prospettive del cinema in Abruzzo, con focus sulla Film Commission. Numerosi gli altri ospiti di prestigio nei due dibattiti, tra cui il regista Riccardo Milani, il professor Pierluigi Sacco (coordinatore de L’Aquila capitale della cultura), la professoressa del GSSI Alessandra Faggian, la direttrice del dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo Elena Sico. Poi uno spazio cinema che, tra l’altro, ha proiettato in anteprima e senza soluzione di continuità la docuserie “Paesi narranti”, già attenzionata da broadcast nazionali, attività di educazione ambientale, turismo esperenziale, enogastronomia, trekking urbano, la premiazione del miglior cortometraggio del Cinefestival.
La foto in apertura è scattata dall’organizzazione del Festival.