Cronaca

Omicidio Pescara, gli ultimi minuti di Thomas: prima un panino, poi l’incontro con gli aggressori

Omicidio Pescara, le indagini proseguono senza sosta. Il giovane Christopher Thomas aveva mangiato un kebab insieme ad un amico domenica, poi dopo il pranzo aveva incontrato i suoi aggressori. Si attende la perizia sui telefonini

Omicidio Pescara, le indagini vanno avanti per ricostruire l’accaduto. Il giovane Christopher Thomas aveva mangiato un kebab insieme ad un amico domenica, poi dopo il pranzo aveva incontrato i suoi aggressori nel parco Baden Powell. Si attende la perizia sui telefonini per fare luce sugli ultimi movimenti dei tre.

Secondo le ricostruzioni finora fatte dalla Squadra Mobile di Pescara, il 16enne Christopher Thomas Luciani non era rientrato nella Casa comunità di Campobasso per trascorrere un fine settimana di divertimento nel capoluogo adriatico, per poi avere intenzione di tornare nella struttura in cui si trovava – per via di alcuni reati – il lunedì successivo, 24 giugno. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente.
Il giovane ha trascorso la domenica con un amico, con cui ha pranzato mangiando un kebab in un locale del centro, a Pescara, per poi incontrare i giovani che lo hanno aggredito. 

Christopher Thomas aveva il permesso di uscire dalla Casa comunità durante il giorno per frequentare un corso da parrucchiere: tuttavia quel venerdì aveva deciso di non tornare subito. Ha trascorso il venerdì sera con un amico, come riporta Il Centro nell’articolo di Pietro Lambertini, passando la notte nel parco di un paese del pescarese. Sabato è stato a Pescara, trascorrendo la sua ultima notte in spiaggia o alla stazione.
Arrivata la domenica, dopo il pranzo con un kebab ha incontrato il branco. 
Ieri la Procura ha conferito l’incarico per le perizie sui telefoni cellulari degli indagati e di altri quattro ragazzi che si trovano con i due aggressori prima dei fatti violenti. Si vuole capire se Christopher avesse un appuntamento con i minori arrestati per via del debito di circa 250 euro relativo a qualche concessione di droga. Marco Di Giulio, legale difensore di uno dei due giovani indagati ha incontrato il suo assistito e ha riferito al Capoluogo: “Siamo in attesa sia del deposito dell’autopsia, sia delle perizie sui telefoni degli indagati. Allo stato di fatto, dunque, siamo fermi: quando avremo questi risultati definiremo la nostra strategia”. 

Intanto i video delle telecamere mostrano i ragazzini che, intorno alle 16:30 di domenica, camminano dal terminal bus verso il parco. Fin quando uno due ragazzi si apparta in un una zona del parco con Christopher, tra il campo da calcetto e il muraglione della ferrovia, accoltellandolo alla schiena 15 volte. Poi l’altro indagato prende il coltello dalle mani del primo aggressore per sferrare altri 10 fendenti.

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