Tecnocall, salvi i posti di lavoro: arriva la commessa Hera

Salvi i posti di lavoro Tecnocall: dal mercato tutelato di ACEA al mercato libero di Hera.
L’AQUILA – Salvi i posti di lavoro Tecnocall: dal mercato tutelato di ACEA al mercato libero di Hera.
Si chiude positivamente la vertenzaTecnocall, con oltre 100 lavoratori che rischiavano il posto con la fine del mercato tutelato della commessa ACEA. L’azienda ha infatti partecipato a un bando, vincendo una commessa Hera, nell’ambito del nuovo mercato libero. La formazione dei lavoratori è già iniziata nella giornata di ieri, 1° luglio.
“È quello per cui ci siamo battuti per un anno – conferma al Capoluogo d’AbruzzoPiero Francazio, segretario provinciale Uilcom – ma manterremo alta l’attenzione, affinché vengano applicati in via esclusiva i contratti per il settore della comunicazione e con essi la clausola sociale“.

I dettegli verranno illustrati venerdì prossimo in una conferenza stampa alla presenza di Gesualdo Ranalletta, presidente del CDA e Francesco Ranalletta, direttore commerciale Tecnocall, con gli interventi del sindaco Pierluigi Biondi, dell’Assessore regionale delle attività produttive, ricerca industriale e lavoro Tiziana Magnacca e l’Assessore regionale alla formazione professionale, Istruzione, Ricerca e Università, Politiche Sociali, enti Locali e Polizia Locale, Edilizia Scolastica, Beni e Attività Culturali e dello Spettacolo, Roberto Santangelo e il Responsabile società controllate Marche-Abruzzo Heracomm, Gilberto Tinti.
Tecnocall, la vertenza
“La commessa, affidata alla Tecnocall srl per la gestione del customer care dedicato al mercato tutelato dell’energia ed i cui dipendenti erano assistiti dalla clausola sociale, con il passaggio al mercato libero ha subito la parziale chiusura per effetto della normativa volta alla cessazione dell’intero comparto call center dedicato”. Così scriveva l’azienda nel marzo scorso. “La clausola sociale, così rilevante per i lavoratori, dispone il principio che il lavoratore segue il lavoro, ma il legislatore ha ritenuto di non confermarla nella fase di passaggio dal mercato tutelato al libero: da qui, le vibranti proteste del personale per il rischio di perdere il proprio posto”. Proteste emerse platealmente con presidi e volantinaggi in diverse parti della città: durante l’aperitivo del 24 dicembre, la fiera dell’Epifania, la visita della Presidente Meloni nel febbraio scorso.
“Tecnocall srl, – proseguiva la nota – con senso di responsabilità, ha ritenuto opportuno ricorrere alla Cassa Integrazione Straordinaria, intesa come strumento utile a supportare la fase di transizione e rafforzamento delle competenze del personale, anche nella direzione della digitalizzazione. Una parte dei lavoratori è stata già inserita in un processo di formazione finalizzato a possibili inserimenti in altre commesse della stessa azienda. Non solo: l’azienda intende avviare una serie di incontri che saranno condotti dalla direzione aziendale, con la presenza attiva delle istituzioni territoriali e dei rappresentanti dei lavoratori, con il fine di individuare ulteriori percorsi utili a rendere gli operatori sempre più pronti ad utilizzare le nuove tecnologie digitali, per meglio affrontare le sfide che il futuro proporrà al settore dei contact center, aprendo a nuove possibili commesse e sinergie. Dovranno essere ancora perfezionati molti passaggi, ma ad oggi si ritengono impostate solide basi per la serenità delle famiglie dei lavoratori coinvolti”. Serenità che ora sembra essere raggiunta. Maggiori dettagli si verranno a conoscere venerdì prossimo, dopo la conferenza stampa.