L'aquila

Tecnocall si aggiudica la commessa Hera, salvi i posti di lavoro

Tecnocall srl si aggiudica la gara ad evidenza pubblica di Hera Comm: "Ricollocazione per i lavoratori interessati dal calo volumi della commessa ACEA".

Tecnocall srl si aggiudica la gara ad evidenza pubblica di Hera Comm: “Ricollocazione per i lavoratori interessati dal calo volumi della commessa ACEA”.

Tecnocall srl, a seguito dell’aggiudicazione della gara ad evidenza pubblica che Hera Comm ha pubblicato a febbraio 2024 per il servizio di call center e back office delle tutele graduali per clienti domestici non vulnerabili, ha confermato la scelta di investire sui siti produttivi di L’Aquila e Pescara“. Così in una nota la stessa azienda Tecnocall srl che aggiunge: “Tale era stato l’impegno assunto su tutti i tavoli istituzionali, nazionali e locali, fra i quali anche il Ministero del Lavoro e la Prefettura di L’Aquila, cui ha sempre partecipato: ovvero, dare sicurezza economica alle famiglie dei lavoratori aquilani risolvendo il problema occupazionale che si stava profilando a seguito della rilevante flessione della commessa Acea riguardante i clienti del Mercato Tutelato elettrico. Grande è la soddisfazione di Tecnocall per la possibilità di contribuire fattivamente al miglioramento della condizione di tanti lavoratori, e di procedere alla salvaguardia di un territorio che avrebbe rischiato di risultare svantaggiato dagli eventi del mercato energetico”.
“La commessa ACEA (sul Mercato Tutelato) lavorata a L’Aquila da Tecnocall e la cui prima aggiudicazione è avvenuta a dicembre del 2019, – prosegue la nota – ha visto un drastico e continuo décalage di volumi fino all’attuale -60% rispetto al flusso iniziale, a causa del passaggio dei clienti non vulnerabili, al servizio a Tutele Graduali. Tale servizio è stato assegnato, con apposita gara dell’Acquirente Unico, a diversi operatori energetici. Fra questi, Hera Comm si è aggiudicata circa un milione di clienti in 37 province italiane, fra cui tutte quelle della regione Abruzzo. Ciononostante, Tecnocall si è subito attivata per gestire il surplus del personale operativo dapprima con l’utilizzo di quanto permesso dagli istituti della contrattazione collettiva, successivamente concordando con le OO.SS. l’applicazione dell’istituto del FIS (Fondo Integrazione Salariale) per gli ultimi tre mesi del 2023. Consapevole, poi, che le difficoltà sarebbero aumentate nel corso del corrente anno, a gennaio procedeva alla richiesta di concessione della Cassa Integrazione Straordinaria in Deroga, che veniva definita con Accordo presso il Ministero del Lavoro in data 9 febbraio 2024″.
L’accordo era ed è volto principalmente a permettere ai lavoratori interessati dal calo dei volumi di attività sulla commessa Acea, di poter essere ricollocati, previa riconversione e formazione dedicata, ad altre commesse pure lavorate nel sito; tutto ciò, continuando a mantenere gli impegni assunti con il cliente Acea. Tutte le condizioni sono state poste in essere dall’azienda che, pertanto, ha ritenuto opportuno condividere la notizia con gli attori coinvolti nel lungo percorso che finalmente sembra vedere una definitiva soluzione. Tecnocall non può che compiacersi della nuova commessa acquisita da Hera Comm, certa di una proficua collaborazione a vantaggio dei lavoratori e di una futura sempre maggiore presenza e attività sul territorio abruzzese e aquilano in particolare”.

Tecnocall, la vertenza.

“La commessa, affidata alla Tecnocall srl per la gestione del customer care dedicato al mercato tutelato dell’energia ed i cui dipendenti erano assistiti dalla clausola sociale, con il passaggio al mercato libero ha subito la parziale chiusura per effetto della normativa volta alla cessazione dell’intero comparto call center dedicato”. Così scriveva l’azienda nel marzo scorso. “La clausola sociale, così rilevante per i lavoratori, dispone il principio che il lavoratore segue il lavoro, ma il legislatore ha ritenuto di non confermarla nella fase di passaggio dal mercato tutelato al libero: da qui, le vibranti proteste del personale per il rischio di perdere il proprio posto”. Proteste emerse platealmente con presidi e volantinaggi in diverse parti della città: durante l’aperitivo del 24 dicembre, la fiera dell’Epifania, la visita della Presidente Meloni nel febbraio scorso.

“Tecnocall srl, – proseguiva la nota – con senso di responsabilità, ha ritenuto opportuno ricorrere alla Cassa Integrazione Straordinaria, intesa come strumento utile a supportare la fase di transizione e rafforzamento delle competenze del personale, anche nella direzione della digitalizzazione. Una parte dei lavoratori è stata già inserita in un processo di formazione finalizzato a possibili inserimenti in altre commesse della stessa azienda. Non solo: l’azienda intende avviare una serie di incontri che saranno condotti dalla direzione aziendale, con la presenza attiva delle istituzioni territoriali e dei rappresentanti dei lavoratori, con il fine di individuare ulteriori percorsi utili a rendere gli operatori sempre più pronti ad utilizzare le nuove tecnologie digitali, per meglio affrontare le sfide che il futuro proporrà al settore dei contact center, aprendo a nuove possibili commesse e sinergie. Dovranno essere ancora perfezionati molti passaggi, ma ad oggi si ritengono impostate solide basi per la serenità delle famiglie dei lavoratori coinvolti”. Serenità che ora sembra essere raggiunta. Maggiori dettagli si verranno a conoscere venerdì prossimo, dopo la conferenza stampa.

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