Chiuso un hotel ad Alba Adriatica per lavoro nero, irregolari 4 dipendenti su 6

Sorpresi dai Carabinieri lavoratori irregolari in un hotel di Alba Adriatica: scatta la chiusura dell’attività
Quattro dipendenti su sei irregolari, scatta la chiusura per un hotel di Alba Adriatica. Multe all’attività per 22mila euro.
ALBA ADRIATICA – Il lavoro nero dei migranti sfruttato anche nel turismo abruzzese. I carabinieri hanno infatti sorpreso lavoratori irregolari in un hotel di Alba Adriatica, ben quattro sul totale di sei dipendenti. Uno di loro è un cittadino extracomunitario che non poteva essere assunto. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, inoltre, i lavoratori non venivano sottoposti a sorveglianza sanitaria e non avevano partecipato ai necessari corsi sulla sicurezza, oltre a non avere in dotazione dispositivi di protezione individuale. Ma nell’ispezione dei carabinieri della stazione albense, eseguita insieme al Nucleo ispettorato del lavoro Nil di Teramo e al Nucleo antisofisticazioni e sanità Nas di
Pescara, sono state riscontrate anche carenze igienico-strutturali e nelle procedure di autocontrollo.
L’attività dell’hotel di Alba Adriatica è stata sospesa nel bel mezzo dell’estate fino alla messa a norma, ricevendo anche multe per un totale di 22mila euro. La titolare della struttura, inoltre, a seguito delle violazioni, è stata segnalata all’autorità giudiziaria e alle autorità amministrativa e sanitaria competenti.
Mentre i controlli si allargano a diversi settori economici e produttivi, quindi, il caso albense apre un nuovo fronte in Abruzzo. Dall’inizio del mese di luglio, infatti, sono stati già scoperti casi di lavoro nero, anche di migranti e con carenza dimisure di sicurezza, in un cantiere edile di Lanciano e poi inun’azienda agricola di Teramo, dove i gestori sono finiti nei guai per caporalato. Ora la nuova operazione dei carabinieri
dimostra che il problema dello sfruttamento del lavoro nero è presente anche nelle strutture ricettive e turistiche della costa.
Foto di: Ansa