Festival delle Città del Medioevo: rievocazioni e spettacoli fanno rivivere la storia in città

8 luglio 2024 | 09:58
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Festival delle Città del Medioevo: rievocazioni e spettacoli fanno rivivere la storia in città

Il Festival delle Città del Medioevo ha portato all’Aquila laboratori, rievocazioni e spettacoli facendo rivivere la storia lontana

Il Festival delle Città del Medioevo ha portato all’Aquila per qualche giorno laboratori, rievocazioni e spettacoli che hanno fatto immergere i presenti nelle atmosfere di un passato lontano: un autentico faccia a faccia con la storia.

Con la conferenza della professoressa Elisabeth Crouzet Pavan sulla Senna nella storia medievale si è concluso il Festival delle Città del Medioevo che si è svolto dal 4 al 7 luglio presso l’Auditorium di Renzo Piano e gli spazi adiacenti.Un fine settimana che ha riportato L’Aquila indietro di secoli facendo scoprire ai visitatori arti e consuetudini più antiche dello stesso castello cinquecentesco che si erge a pochi passi dall’Auditorium.
La manifestazione ha interessato l’affascinante periodo che dal Rinascimento fino ad oggi è chiamato Medioevo, un’epoca ancora vista dai più come oscura, segnata da violenza e sopraffazione, arretratezza e miseria.

Il medioevo è stata un’epoca molto lunga. Convenzionalmente, è durata dal 476 DC, data a cui viene fatta risalire la fine dell’Impero Romano d’Occidente, al 1492, data in cui Cristoforo Colombo sbarcò sulle coste delle Americhe. Può dunque essere possibile che 1016 anni di storia europea siano stati caratterizzati solamente da nefandezze e distruzione?
Hanno tentato di rispondere a questa domanda, di importanza capitale per la storiografia, uno stuolo di studiosi che da venerdì 4 luglio fino a domenica 7, presso l’Auditorium, si sono avvicendati in lezioni aperte a tutti i cittadini desiderosi di approfondire la propria conoscenza circa una delle età più discusse in ambito storiografico.
Tema principale è stato quello legato all’acqua, elemento basilare dell’esistenza stessa dell’Uomo. A tale proposito, hanno preso la parola docenti di fama internazionale che hanno analizzato le modalità con cui le comunità umane hanno sfruttato a proprio vantaggio l’elemento idrico e di come esso, a propria volta, abbia condizionato la vita delle comunità stesse. Non sono mancati momenti in cui tale tematica ha travalicato i secoli di interesse per incontrare la realtà in cui viviamo. Nella serata di venerdì 5, davanti ad una folta platea, l’analista geopolitico Dario Fabbri ha illustrato quanto sia importante per gli Stati Uniti controllare gli stretti per poter gestire la globalizzazione da essi creata sulle ceneri di quello che fu l’Impero Britannico.

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Negli spazi interni ed antistanti l’Auditorium è stato allestito il villaggio dei rievocatori, presso cui il pubblico ha potuto toccare con mano molti degli aspetti che riguardavano la vita nel medioevo.
All’interno della struttura, il miniaturista romano Alfredo Spadoni ha ricostruito ed illustrato le tecniche ed i segreti di cui si avvalevano gli amanuensi negli scriptoria medievali. Allo stesso modo, il torinese Ernesto Casciato, esperto di inchiostri naturali, ha curato un laboratorio di calligrafia.
Tutto intorno l’Auditorium, ferveva il lavoro da parte di chi, per passione, ha dedicato parte della vita allo studio storiografico ed alla rievocazione. I rievocatori della Nova Militia Templi di Lessolo (TO) hanno ricostruito un accampamento dei cavalieri templari, mentre l’ormai celebre Compagnia Rosso d’Aquila ha portato all’attenzione del pubblico le caratteristiche di un accampamento militare di inizio 400. A pochi passi dall’accampamento della Rosso d’Aquila, si ergevano imponenti le macchine d’assedio allestite dagli Uomini d’Arme della città di L’Aquila sulla base di progetti dell’epoca.

Particolarmente poliedrica si è rivelata l’offerta formativa proposta dall’Associazione Quarto di S. Pietro che ha avvicinato turisti e cittadini alle arti concernenti la guerra, la fabbricazione della carta, il tombolo aquilano di età tardomedievale, la preparazione di cibi e bevande nonché la realizzazione di gioielli e medicamenti. Tutto ciò che l’Associazione ha portato all’attenzione del pubblico è stato frutto di attenti studi filologici.
Anche nel Medioevo le persone potevano disporre di tempo libero. Su come esso poteva essere impiegato dai più ricchi e dai più poveri i visitatori hanno trovato risposte presso l’esposizione di giochi dell’Età di Mezzo, curata da Diego Di Fabio, e grazie all’esibizione di Ars Venandi promossa dai Falconieri dell’Aquila. La manifestazione ha visto poi sfidarsi gli arcieri della compagnia aquilana Virtus Sagittae ed i colleghi del Gruppo Arcieri Malatesta di Montone in una contesa volta ad avvicinare il pubblico all’antichissima arte del tiro con l’arco. A margine del torneo, si è tenuta una dimostrazione di combattimento medievale promossa dai membri della Compagnia della Ruggine di Todi.
Particolarmente emozionante è stato il momento in cui il gruppo dei Bandierai dei Quattro Quarti, dopo un’esibizione comune, ha sugellato un patto di amicizia e collaborazione con i colleghi di Gubbio.

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Non sono mancate esibizioni di altissima maestria e sensualità da parte dei Diavoli Rossi, artisti di strada specializzati in lancio di coltelli su bersaglio umano, esercizi di equilibrismo su rulli oscillanti, pole dance e slalom tra i fuochi mediante un globo.
Il sottofondo musicale adatto ad una manifestazione che ha messo cittadini e turisti faccia a faccia con la Storia è stato fornito dai membri di Ars Antiquitas, specializzati nell’utilizzo di strumenti musicali di età medievale.
All’interno della manifestazione si è inoltre tenuta la Fiera del Libro che, con la partecipazione delle case editrici Laterza, Carocci, Il Mulino, Einaudi, Colacchi, Odoya, Viella, EFG e Typimediari, ha fornito ai visitatori la possibilità di acquistare pregevoli opere su tutte le tematiche relative al Medioevo.