Operaio precipitato a Fossa, due avvisi di garanzia

Incidente sul lavoro a Fossa, si indaga: sotto la lente d’ingrandimento i presidi di sicurezza nel cantiere.
Si indaga per verificare l’effettiva presenza e l’utilizzo dei presidi individuali di sicurezza nel cantiere in cui è caduto un operaio 32enne a Fossa, riportando gravi fratture. Due avvisi di garanzia.
Si indaga sull’incidente sul lavoro che ha coinvolto un operaio 32enne di origini macedone, ma residente all’Aquila, nella mattinata di lunedì 8 luglio. Al momento dell’ispezione da parte del personale Asl sembrerebbe essere emerso che l’operaio fosse sprovvisto dei presidi di sicurezza. L’incidente è avvenuto all’interno del capannone che ospitava l’ex colorificio di Fossa, dove erano in corso alcuni lavori di ristrutturazione. L’eventuale assenza dei dispositivi di protezione sul tetto del capannone – come riportato dal Messaggero – sarebbe uno degli elementi principali rilevato dagli ispettori. Intanto l’operaio resta ricoverato in gravi condizioni. Il giovane è stato trasportato in elicottero al San Salvatore dopo l’allarme lanciato dai colleghi in seguito alla caduta.
L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro del capannone, in considerazione della gravità dell’infortunio subito dall’operaio e dei pericoli che potrebbero incorrere gli altri lavoratori. Il pm Marco Maria Cellini, per ora, ha iscritto sul registro degli indagati i titolari della società “Tugurin”, con sede a Genzano di Sassa. Si tratta di fratello e sorella entrambi di nazionalità romena ma da anni residenti in città. Le indagini sono rivolte anche al committente dei lavori, cioè i proprietari dell’ex colorificio.
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