Assoro e Acciano unite da Santa Petronilla: le tradizioni per restare vivi

Il culto di Santa Petronilla unisce Acciano, comune subequano, e Assoro, in provincia di Enna, dove oggi si festeggia la santa Patrona. Due comunità piegate dallo spopolamento, con una identità comune, per non scomparire
Il culto di Santa Petronilla unisce Acciano, comune subequano, e Assoro, in provincia di Enna: sono gli unici due comuni ad averla come Santa Patrona.
Il 14 luglio ad Assoro si festeggia Santa Petronilla e, con il Capoluogo e i Cinturelli, vi portiamo a scoprire le incredibili affinità tra queste due comunità, distanti geograficamente ma immensamente unite.

Assoro è un comune di quasi 5000 abitanti, in provincia di Enna. 900 metri sul livello del mare, non una rarità per i comuni isolani di questa provincia dell’entroterra. Un’area interna siciliana, che ha tanta storia da raccontare e che passa per gli antichi Siculi, i Greci, i Cartaginesi, i Romani.
Acciano, in valle Subequana, provincia dell’Aquila, di abitanti ne ha meno di 300: dalle terrazze si vede il Sirente in tutta la sua maestosità, quel Sirente che i tanti cittadini emigrati nel ‘900 continuavano a sognare, nella speranza di ritornare dopo aver fatto fortuna all’estero.
Centinaia di chilometri di distanza, ma una peculiarità che li rende unici: sono i soli due Comuni in Italia che hanno come santa protettrice Santa Petronilla.
“Se sei accianese, non puoi mancare alle feste di Maggio”: ovvero quelle in cui si onorano Sant’Antonio e Santa Petronilla, il 30 e 31 maggio. In centinaia tornano in paese dalle loro città di residenza, dall’Italia o dall’estero, in camper o in auto. Si sentono i diversi accenti per le vie di Acciano e delle sue frazioni: ma quest’anno nei giorni delle feste di maggio, c’è stata la musicalità del dialetto siciliano ad arricchire le festività, vista la presenza di una delegazione di Assoro, composta dal sindaco Antonio Licciardo, dalla consigliera Concetta Muratore e da Salvatore La Biunda, responsabile dei servizi turistici e cultore della storia locale.

La delegazione di Assoro in visita ad Acciano, lo scorso maggio
Ad Acciano, il culto della Santa risale sicuramente al XII secolo, come dimostra un documento del 1183. Le feste di maggio ad Acciano sono comunità, appartenenza, radici che non si strappano ma che vengono coltivate anche a distanza, come testimonia la presenza, ogni anno, di una delegazione della confraternita di Paterno di Avezzano, con cui Acciano condivide il culto di Santa Petronilla.
E’ in questa direzione, ovvero quella della condivisione di tradizioni, riti e spiritualità, che si stanno tessendo i fili di un gemellaggio fra il comune subequano e quello siciliano, nel segno dei punti in comune e della voglia di portare avanti tradizioni che consentono alle due comunità di restare in vita. Già lo scorso anno, a luglio, una delegazione del comune di Acciano si era recata in Sicilia per iniziare a porre le basi per questo scambio culturale. E l’anno prossimo, ad Acciano, gli assorini torneranno con una delegazione ancora maggiore: 25 persone della confraternita siciliana che parteciperanno alla tradizionale processione che porta la statua della Santa sul territorio di Acciano.


La delegazione di Acciano (vicesindaco Valerio Munzi, il Priore della Confraternita dell’Addolorata Licio Amicarella e Maria Sirna) con il consigliere comunale di Assoro Concetta Muratore
“Raccontiamo una storia comune, seppure a centinaia di chilometri di distanza” esordisce il sindaco Licciardo in un incontro aperto alla cittadinanza e che ha visto il confronto fra le due realtà. “Non siamo qui solo per ricambiare la cortesia istituzionale ma ritorniamo a casa con un senso di appartenenza a una comunità lontana ma vicina. Abbiamo gli stessi problemi: lo spopolamento, la crisi economica, tutto quello che impedisce di mettere le radici e di farle continuare a vivere. Perché una comunità è viva quando può raccontare chi è, le sue tradizioni, le sue aspirazioni. Ma noi rischiamo di scomparire e di non lasciare traccia”.
Un discorso che il sindaco di Acciano, Fabio Camilli, sposa e rilancia. “È nata una grande amicizia che vogliamo trasformare in gemellaggio per valorizzare Santa Petronilla. Siamo due comunità che raccontano una storia comune e che affrontano gli stessi problemi. L’emigrazione, lo spopolamento e in più, sul nostro territorio, le ferite del sisma del 2009 che ancora fanno male e sono evidenti, come testimonia la mancata ricostruzione delle chiese”.
Un fattore identitario che conta, quanto e più della ricostruzione delle case e degli edifici pubblici, ormai giunta al termine.

La foto ricordo dell’incontro del maggio scorso ad Acciano.
Tanti punti in comune: ma anche qualche differenza nel culto e nella festa di Santa Petronilla fra i due paesi.
Ad Assoro la festa in onore della Santa – diventata patrona nel 1683 – si è celebrata, nel corso degli anni, nel mese di maggio ma anche nel mese di luglio. “L’anno scorso a causa delle elezioni comunali abbiamo dovuto spostare i festeggiamenti a luglio, e il nostro paese è stato inondato da turisti e visitatori” spiegano dal comune di Assoro. “Ma anche in passato si era festeggiato in estate e la spiegazione è tutta legata alle migrazioni e alla storia del nostro territorio. Assoro ha potuto contare per oltre 150 anni sulle miniere di zolfo, tanto che l’ammontare dello zolfo estratto nelle province di Enna e Caltanissetta era l’80 per cento di quello mondiale. Negli anni ‘70 lo zolfo iniziò ad arrivare dall’estero, in particolar modo dagli Stati Uniti, con minori costi: pertanto, iniziò la migrazione che portò tanti cittadini fuori dalla Sicilia e dall’Italia. È così che già in quel periodo i festeggiamenti vennero spostati in estate, per consentire a più cittadini di poter rientrare in paese per la Santa”. Quest’anno, le celebrazioni culminano oggi, 14 luglio, con la processione per il paese.
Anche la raffigurazione della Santa, con la statua, è parzialmente diversa: più umile e “povera” quella di Acciano, più ricca – in pieno stile barocco – quella di Assoro, che ha la corona, e reca con sé una piuma e un libro. Nella cittadina sicliana, inoltre, vengono conservate delle reliquie di Santa Petronilla: un pezzo di costato ed un molare, conservato nel braccio d’argento.

Basilica di San Leone ad Assoro con la statua di Santa Petronilla
Ma di fronte ad una spiritualità e ad una storia così uguale, eppure così lontana geograficamente, le differenze cadono e resta solo la voglia di restare, vivi; di trovare una identità comune per combattere il pericolo che due comunità scompaiano.