Incendio tra Raiano e Goriano Sicoli, elicottero e canadair in azione

L’incendio sul Monte Urano non si ferma: due i fronti del rogo, il versante di Raiano e Castel di Ieri. Preoccupa il sottobosco.
L’incendio sul Monte Urano non si ferma: due i fronti del rogo, il versante di Raiano e Castel di Ieri. Preoccupa il sottobosco, “particolarmente degradato”, sottolinea il Direttore regionale della Protezione civile, Mauro Casinghini.
Un vasto incendio boschivo è divampato sul Monte Urano, tra i comuni di Raiano, GorianoSicoli e Castel di Ieri. Da tre giorni la montagna brucia, senza alcuna tregua per i 40 uomini sul fronte, tra vigili del fuoco di Sulmona e L’Aquila e volontari di protezione civile. Due i fronti d’incendio che stanno creando apprensione: il primo riguarda il versante di Raiano, che dopo una prima bonifica si èravvivato nella notte, e l’altro interessa Castel di Ieri, dove le fiamme non danno tregua. Al momento sono circa 60 gli ettari di bosco andati in fumo. Sul Monte Urano stanno operando un elicottero messo a disposizione dalla Regione Abruzzo e due canadair che hanno effettuato 250 sganci d’acqua, dalla scorsa domenica quando è divampato l’incendio fino a questa mattina. Un ulteriore elicottero è stato inviato nel pomeriggio.
“Abbiamo un sottobosco degradato e ciò non aiuta. Stiamo cercando di intervenire conattrezzature specifiche”, afferma Mauro Casinghini, Direttore
della Protezione Civile regionale. Sulla vicenda indaga la procura della repubblica di Sulmona.
