Politica

Concessioni balneari, la Regione Abruzzo tira dritto e prepara il bando

Sulle concessioni balneari la Regione sta mettendo a punto un “bando tipo”: servirà ai Comuni costieri per l’indizione delle gare

Sulle concessioni balneari la Regione Abruzzo tira dritto. In una dichiarazione al Capoluogo il consigliere delegato all’Urbanistica e al demanio marittimo, Nicola Campitelli, conferma che si seguirà la strada già tracciata: redazione di un “bando tipo” da mettere a disposizione dei Comuni costieri per l’indizione delle gare, che tuteli le parti in causa, a cominciare dai concessionari uscenti.

Oggi giovedì 18 luglio l’argomento delle concessioni balneari sarà in Consiglio regionale al centro della discussione della Commissione per le Politiche europee in seduta straordinaria e congiunta con la Commissione Agricoltura. Il solo punto all’ordine del giorno è  il provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale “Concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative atto di indirizzo”. Sono previste le audizioni del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio; del Direttore Dipartimento Territorio – Ambiente della Giunta regionale, Pierpaolo Pescara; del dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale e Paesaggio, Dario Ciamponi.

Campitelli dichiara al Capoluogo: “L’iniziativa della Regione Abruzzo è volta a lavorare concretamente alla formulazione di un bando tipo per cercare di dissipare il più alto numero di dubbi che attanagliano Comuni e balneatori. Abbiamo messo giù dei criteri che dovranno essere valutati dagli uffici e, ove fossero ritenuti giusti, calati in un documento che verrà messo a disposizione dei Comuni per procedere ad effettuare le gare per assegnare le concessioni. Leggo alcune notizie secondo le quali la recente sentenza della corte di Giustizia Europea, che non ha riconosciuto gli indennizzi ai concessionari, dovrebbe bloccare questa iniziativa. Ritengo che questa ricostruzione sia non corretta in quanto la questione degli indennizzi è solo un tema che dovrà essere risolto e su cui è compito del Governo Nazionale dare una risposta. Per quanto sono a conoscenza, lo sta facendo, mentre il lavoro che stiamo facendo noi tratta tutta la questione di come si debba arrivare a indire le gare, rispettando tutti gli interessi coinvolti. Sono sicuro che questo lavoro darà un contributo fattivo al fine di giungere a soluzioni equilibrate”.

Campitelli fa riferimento a una recentissima sentenza della Corte di Giustizia europea che ha sostanzialmente dichiarato legittimo l’esproprio da parte dello Stato dei beni collocati sugli arenili, senza bisogno di indennizzo. La notizia aveva sollevato dubbi sul percorso scelto dalla Regione già nel maggio scorso, ovvero la predisposizione a beneficio dei Comuni costieri di un “bando tipo” su cui potessero basarsi per indire le gare, avendo il Consiglio di Stato definitivamente dichiarato illegittime le proroghe automatiche. Del “bando tipo” la Giunta ha già stabilito i criteri di base, tra cui appunto la definizione di un “equo indennizzo” per gli imprenditori uscenti.

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