Presunta violenza sessuale alla Scuola della Guardia di Finanza: “Ferite compatibili con lo stupro”

L’AQUILA – Indagini sulla presunta violenza sessuale alla Scuola della Guardia di Finanza. Dalla visita in Pronto soccorso emergerebbero lacerazioni compatibili con il racconto dello stupro.

Era una sera di fine maggio quando una giovane allieva della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila si è recata in questura per sporgere denuncia di violenza sessuale subita da un suo superiore. Sono scattate così le indagini sulla presunta violenza sessuale che vede coinvolto un ufficiale, tempestivamente trasferito. Insieme al lui, indagati per maltrattamenti altri tre colleghi, pure loro trasferiti. A seguito della denuncia, come ricostruisce Il Centro, la visita al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila, che avrebbe riscontrato lacerazioni compatibili con lo stupro. Secondo la stessa ricostruzione, l’allieva avrebbe raccontato in sei ore di deposizione la violenza subita, con l’invito nell’abitazione privata del capitano, qualche effusione consenziente a cui la giovane avrebbe voluto fermarsi, mentre l’ufficiale l’avrebbe costretta a un rapporto sessuale.

Dal giorno della denuncia, naturalmente, le indagini sono proseguite. Per la Procura dell’Aquila, titolare del fascicolo è il sostituto procuratore, dottor Ugo Timpano. Nominato un consulente per l’estrazione dei dati dai supporti informatici (pc e telefonini) delle persone coinvolte nella delicata vicenda, sui cui i difensori del capitano accusato, gli avvocati Maria Leone e Cesare Placanica, non hanno inteso commentare, “considerato che le indagini sono in corso – hanno già spiegato al Capoluogo d’Abruzzo – e la Procura sta lavorando. Siamo fiduciosi e anche il trasferimento dell’indagato ci è sembrata una misura che consente senz’altro di svolgere le indagini con più serenità”.