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Emergenza idrica, all’Aquila vietato l’uso di acqua potabile per scopi extradomestici

Emergenza idrica: divieto di utilizzo dell’acqua potabile per scopi extradomestici. L'ordinanza del sindaco.

Emergenza idrica: divieto di utilizzo dell’acqua potabile per scopi extradomestici. L’ordinanza del sindaco.

Un’ordinanza del sindaco Pierluigi Biondi vieta per i prossimi 6 mesi l’utilizzo dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale per scopi extradomestici. In particolare, l’acqua potabile non potrà essere utilizzata per innaffiare orti, giardini e per irrigare i campi, per lavare i veicoli, per la pulizia delle strade e di aree private (fanno eccezione i servizi pubblici di igiene urbana), per riempire vasche, invasi e piscine private, nonché per ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle necessità domestiche e produttive. L’ordinanza ha effetto immediato e sarà in vigore per 180 giorni.
“L’andamento meteorologico degli ultimi mesi – è scritto nel provvedimento – ha compromesso la capacità di ricarica degli acquiferi, con la conseguente riduzione della disponibilità delle risorse idriche”. L’ordinanza fa seguito a un invito rivolto dalla Gran Sasso Acqua (società che gestisce il ciclo dell’acqua in vari comuni, oltre L’Aquila) alle amministrazioni di riferimento “in considerazione della scarse precipitazioni degli ultimi mesi e dalla diminuzione delle portate dell’acqua dalle sorgenti gestite”. “Essendo quindi un bene prezioso e limitato nel tempo – prosegue l’ordinanza, firmata anche dall’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta – l’acqua deve poter soddisfare bisogni primari come l’uso alimentare e quello igienico-sanitario”.
Il documento invita altresì la cittadinanza a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti, al fine di individuare eventuali perdite, a fornirsi di dispositivi per il risparmio idrico e a utilizzare attrezzature e sistemi per l’irrigazione del verde temporizzati, che non prelevino acqua potabile e dotati di sistema di annaffiatura a goccia.
La mancata osservazione delle disposizioni contenute nel provvedimento comporta l’applicazione di sanzioni da 25 a 500 euro.
L’ordinanza completa è pubblicata sul sito internet del Comune, a questo indirizzo https://www.albo-pretorio.it/albo/archivio4_atto_0_543154_0_3.html