Quando nessuno vede, Claudia Borri porta nell’Abruzzo interno aquilano uno spettacolo di arti performative

1 agosto 2024 | 18:18
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Quando nessuno vede, Claudia Borri porta nell’Abruzzo interno aquilano uno spettacolo di arti performative

“Quando nessuno vede”: in scena sulle piazze dell’Abruzzo interno aquilano lo spettacolo di Claudia Borri, intimo e multi disciplinare, con il ballerino aquilano Alessandro Lely.

“Quando nessuno vede” è uno spettacolo di arti performative che unisce poesia, danza e musica organizzato dalla ballerina, scrittrice e coreografa Claudia Borri che andrà in scena in alcune zone dell’Abruzzo interno aquilano. Primo appuntamento a Magliano de’ Marsi venerdì 2 agosto alle 21.30, in piazza della Chiesa di Santa Lucia

“Quando nessuno vede” è uno spettacolo che si ispira al libro di poesie omonimo pubblicato da Claudia Borri nel 2021 e poi esposto al Salone del libro di Torino del 2022. Claudia Borri, piemontese, ma milanese d’adozione, 27 anni, scrittrice, coreografa e ballerina ha voluto trasportare le emozioni del suo libro in uno spettacolo. Sul palco Alessandro Lely, aquilano, 32 anni, ballerino professionista, Filippo Ripamonti, musicista che ha composto gli arrangiamenti. A Magliano ospiti la talentuosa cantante aquilana Giulia Museo e il musicista Alessandro Sbrolli Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Lo spettacolo è un progetto di Claudia Borri, protagonista con Alessandro Lely; il sound è prodotto da Filippo Ripamonti, che ha incorporato l’uso delle voci di Claudia Borri e Giacomo Fava, i costumi di Jacopo Bernè. Gli altri appuntamenti sono il 7 agosto a Cesaproba, l’8 Ville di Fano e il 9 a Fossa.

quando nessuno vede

La parola chiave del progetto è interdisciplinarità: il bagaglio culturale acquisito dai singoli artisti nelle diverse discipline viene accolto e valorizzato in scena, senza che l’uno sovrasti l’altro, in quanto l’obiettivo ultimo di questo percorso creativo è quello di esaltare il dialogo e lo scambio tra i rispettivi saperi.

quando nessuno vede

Questo gruppo di ragazzi hanno messo un collettivo ad hoc per questo progetto che comprende artisti provenienti da diversi
ambiti di teatro, danza e musica, uniti per sperimentare e portare in scena un reading poetico unico.

quando nessuno vede

Lo stesso ritmo della pièce è cadenzato secondo lo sviluppo del libro: divisa in tre atti, l’opera è una contaminazione tra danza, poetry reading, musica classica ed elettronica. Il processo creativo che ha dato vita alla performance inizia da una serie di improvvisazionisulle singole poesie, seguito da ipotesi di partitura musicale, fino alla creazione della struttura drammaturgica e di un piano di regia in linea con i capitoli del libro.

Tra i riferimenti da cui l’autrice trae ispirazione per la redazione delle poesie, la poetessa indiana Rupi Kaur, per il suo tratto ermetico e dal messaggio immediato, e la scrittura allusiva e tormentata di Alda Merini. In ambito performativo così come nella scrittura vige il concetto di antitesi: non è la forma ad essere il fine ultimo, ma la libera espressione che si ottiene percependo il corpo del partner,
alternando la forza del movimento, o contrazione, e il rilascio senza un fine prettamente estetico.

quando nessuno vede

L’ispirazione principale è la danzatrice e coreografa Pina Bausch ed il suo raccontare la vita attraverso emozioni e vissuto dei suoi “danzattori”; ma anche coreografi quali Juliano Nunes, il cui vocabolario si bilancia tra movimenti pieni e fluidi e figure nette e affilate; i fratelli Imre & Marne van Opstal conosciuti per il loro lavoro di partnering eclettico, influenzati a loro volta da
compagnie come la Batsheva Dance Company o ancora dal Nederlands Dans Theater.

quando nessuno vede

Dal punto di vista musicale il focus è la contaminazione tra musica classica ed elettronica, con riferimenti quali Nils Frahm, con il suo approccio anticonvenzionale a strumenti come il pianoforte; Brian Eno, celebre per l’uso dell’ambiente sonoro; ma anche suoni mistici e intensi, quasi come un mantra, del duo francese The Blaze.

In scena due danzatori intraprendono il viaggio dell’amore, come descritto nei testi poetici: dalla sofferenza all’indecisione, dalla paura alla leggerezza con cui si affrontano i sentimenti e la vita stessa. I contrasti e le contraddizioni assumono un ruolo centrale per riuscire a definire sé stessi nell’eterno divenire delle sensazioni. Eppure la speranza e la voglia di amare di nuovo si impongono come forza vitale, perché all’oscurità si mescola sempre un po’ di luce, dentro e fuori di noi.

quando nessuno vede

La performance viene completata dai costumi dell’artista Jacopo Bernè che attraverso la figura del corpo umano nudo indica la verità dello scambio tra i due danzatori i quali, durante il cammino emotivo, si spogliano di ogni sovrastruttura lasciando traccia di sé nell’altro. Il pubblico, libero di muoversi nello spazio, è protagonista e partecipe dell’azione, capace così di immedesimarsi e ritrovarsi in quei sentimenti così familiari.

Chi è Claudia Borri

Claudia Borri, nata il 9/11/1996 a Torino (To), è una danzatrice, coreografa, cantante e poetessa residente a Milano.
Fin dall’età di 5 anni approccia il mondo della danza iniziando con lo studio della danza classica aprendosi poi al mondo
modern e heels fino al conseguimento del Diploma Regionale di Ballerino Professionista indirizzo contemporaneo presso Dancehaus di Milano. Lavora dapprima come danzatrice per coreografi quali Susanna Beltrami, Matteo Bittante, Stefano Fardelli, successivamente inizia la sua carriera da insegnante e trainer per audizioni accademiche (Teatro Carcano e Scala di Milano), ed in parallelo la sua personale ricerca coreografica fino a portare in scena “Space of Hearts”, spettacolo di fine corso, al Teatro Pime
di Milano.

Attualmente in scena con il musical “Dolcemente Complicate”, di cui ha curato anche la parte coreografica, a Milano collabora con agenzie di moda e spettacolo. È autrice della raccolta di poesie “Quando nessuno vede”, pubblicata nel marzo 2021 e
presentata al Salone del Libro di Torino nel 2022 ed attualmente in scena con una performance ispirata all’omonima raccolta la cui prima ha avuto luogo presso la Fondazione Matalon di Milano ad ottobre 2023. Tra gli ultimi progetti che ha coreografato e danzato troviamo: Biennale di Mykonos 2023 con un progetto video intitolato “Regeneration”, video musicale “John Gotti” di Lacrim feat. Baby
Gang, video musicale “Il mio giusto momento” di Lorenzo Licitra.