Sicurezza

Sicurezza a L’Aquila, agenti in borghese per le strade e partecipazione attiva al Controllo di vicinato

Sicurezza a L'Aquila, l'incontro in Prefettura. Intensificata la sicurezza in città con agenti in borghese. 15 nuovi vigili urbani per il Comune dell'Aquila. Le richieste delle associazioni. 

Sicurezza a L’Aquila, l’incontro in Prefettura. Intensificata la sicurezza in città con agenti in borghese. 15 nuovi vigili urbani per il Comune dell’Aquila. Le richieste delle associazioni.

Si è svolto giovedì 1 agosto 2024 un incontro convocato dal Prefetto dell’Aquila in risposta alla richiesta di numerose associazioni e comitati cittadini che chiedono azioni efficaci di prevenzione della criminalità e della microcriminalità per vivere in sicurezza in una città che già affronta quotidianamente le difficoltà legate ai processi di ricostruzione. Erano presenti, oltre al Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e il Comandante della
Guardia di Finanza, il Vice Sindaco del Capoluogo, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore alla Polizia Municipale che i rappresentanti delle associazioni ringraziano per la volontà di ascolto e collaborazione dimostrata.
I Cittadini hanno illustrato, a più voci e declinando i diversi punti di vista tra commercianti, residenti e operatori turistici, la necessità di vivere senza timore di percorrere strade deserte e poco illuminate, di garantire la sicurezza dei giovani che frequentano il centro storico, di poter tranquillamente uscire con gli animali da compagnia la sera in periferia, di prevenire con regole e controlli il continuo danneggiamento dei parchi pubblici, di evitare schiamazzi e risse notturne, reati senz’altro minori e non denunciati che però reiterati continuamente non danno la possibilità di
una vita serena a cui tutti hanno diritto.

Il Questore ha introdotto il dialogo spiegando che i dati attuali di denunce di reato sono in diminuzione e sono tali per cui non si può parlare di territorio non sicuro, escludendo la possibilità di ricorrere a strumenti come “Strade Sicure”, ritenuti sovradimensionati per la nostra situazione. Alla richiesta di utilizzare il metodo dell’esame dei dati anche per avere trasparenza sui numeri delle strutture ospitanti immigrati in città e numero degli ospiti minori e non, i cittadini hanno appreso che i dati non sono disponibili, ma che sono stati effettuati nei giorni scorsi controlli a tappeto nelle strutture ospitanti e che non sono state riscontrate irregolarità, sono stati altresì informati sul fatto che è stata intensificata la presenza delle forze dell’ordine sull’intero territorio cittadino anche con agenti in borghese e che il Comune dell’Aquila ha assunto altri 15 vigili urbani per sopperire alla
mancanza di personale. Tutte azioni che rispondono alla richiesta di sicurezza avanzata.

Nell’incontro è emerso con chiarezza che i Cittadini individuano le Case famiglia come strutture essenziali e parte della soluzione dei problemi legati alla microcriminalità ed è stato richiesto di sostenerle con progetti di efficace inclusione degli ospiti sia in materia di studio della lingua italiana sia in percorsi di professionalizzazione. Un’importante apertura è stata dimostrata dal vice Sindaco e dal prefetto sull’attuazione dei richiesti protocolli di “Controllo del vicinato” che sono uno sperimentato strumento di prevenzione della criminalità che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze dell’Ordine. Fare controllo del vicinato significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra cittadini, residenti, commercianti, frequentanti le diverse zone per lavoro o altro, allo scopo di ridurre i reati contro le persone e contro la proprietà.
L’appello delle associazioni riunite sotto la dicitura “L’Aquila torna sicura” è, oltre agli enti preposti, a tutti gli abitanti delle diverse aree della città unicamente per alzare il livello di attenzione attraverso semplici passaggi, primo fra tutti il “far sapere” che gli abitanti sono attenti e consapevoli di ciò che accade; collaborare con i vicini con comportamenti di reciproca assistenza anche con la sorveglianza reciproca di case e negozi; favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva attraverso una comunicazione veloce e organizzata; migliorare il rapporto Forze dell’Ordine – Comunità scambiando informazioni tramite coordinatori che ricevono informazioni e le trasferiscono.

Non si interviene, non si fanno indagini, non si schedano le persone, si individuano fattori di rischio, si segnalano presenze e comportamenti sospetti in modo da favorire interventi veloci da parte degli agenti di sicurezza. Chiunque sia interessato a partecipare ai progetti di “Controllo del vicinato” può prendere contatto con le associazioni riunite in “L’Aquila torna sicura” che sono: Confcommercio AQ, CNA AQ, Conflavoro, Conflavoro Turismo, Associazione Commercianti Via Verdi, Associazione Commercianti Corso stretto, Associazione Commercianti via Patini, Associazionie Commercianti Corso Federico II, Associazione Antiche Dimore Aquilane, Mamme per L’Aquila, Associazione L’Aquila Young, ASD Paq Center L’Aquila, Città di Persone.

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