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Temporali e fulmini, come proteggersi

Weekend di temporali e fulmini in Abruzzo, cosa fare per proteggersi: tutti i consigli utili se si viene sorpresi da un temporale al mare o in montagna

Weekend di violenti temporali in Abruzzo, accompagnati da intensa attività elettrica. Molti i fulmini caduti, uno dei quali ha portato al ricovero di tre donne che si trovavano in spiaggia, ad Alba Adriatica, ed erano fuori dall’acqua. Un altro, caduto sul Monte Genzana, ha causato un vasto incendio. Come proteggersi dai fulmini? Tutte le informazioni

Le nubi temporalesche si sviluppano ed accrescono con rapidità, per questo bisogna sempre mantenere alta l’attenzione quando si sta per scatenare un temporale per cercare di trovare un riparo, soprattutto dalla pericolosità dei fulmini. Se si è interessati ad organizzare un’attività all’aperto, ad esempio, la prima cosa da verificare è proprio il meteo, leggendo in anticipi i bollettini di pressione emessi dagli uffici meteorologici competenti. Naturalmente, come ricorda nel dettaglio il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, è impossibile prevedere la precisa localizzazione e la tempistica dei fenomeni temporaleschi con anticipo, per questo le informazioni fornite inizialmente dai bollettini vanno sempre integrate con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.

Quando ci sono segnali che preannunciano un temporale bisogna decidere prontamente cosa fare: 
-se ci sono in cielo nubi cumuliformi molto sviluppate e la giornata a valle è afosa, nelle ore successive occorre evitare ambienti aperti ed esposti, come una cresta montuosa o la riva del mare/lago;
-al preannunciarsi di un temporale annullare eventuali programmi previsti all’aperto. Benché non ci sia modo di prevedere con esattezza l’evoluzione meteo, se il cielo dovesse scurirsi ci sarà poco tempo a disposizione per mettersi in sicurezza. Per questo, quando il meteo è incerto, è sempre preferibile usare cautela.

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Quando si è in ambiente esposto e inizia a tuonare:

se i lampi sono visibili nelle ore crepuscolari o notturne, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso è consigliabile allontanarsi per tempo, precedendo l’eventuale arrivo del temporale;
se si sentono i tuoni, anche se lontani, il temporale è vicino. Occorre quindi raggiungere il prima possibile un luogo riparato.

In caso di fulmini associati al temporale

La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi ampi ed esposti, come ad esempio un prato o un campo di calcio, soprattutto in presenza dell’acqua, come il mare, le spiagge, i moli, i pontili, le piscine all’esterno. In realtà, esiste un rischio residuo connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza precipitazioni; inoltre i fulmini possono colpire ad alcuni chilometri di distanza dal centro del temporale. Quindi, anche se non ci sono nuvole sulla nostra testa, ma vediamo o sentiamo un temporale nelle vicinanze, rischiamo di essere bersaglio delle scariche elettriche.
Se una persona è vittima di un fulmine, ricorda che il suo corpo non resta elettricamente carico e quindi può essere soccorsa subito, senza alcun rischio.​

All’aperto

All’aperto nessun luogo è sicuro, per questo la prima cosa da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata. Per capire dove si abbatteranno con maggior frequenza le scariche elettriche bisogna considerare la forma degli oggetti, non il materiale di cui sono composti. I bersagli privilegiati sono quelli alti (alberi, pali, tralicci) o comunque sporgenti rispetto a un ambiente circostante più basso (anche una singola persona in un luogo ampio e piatto, come un prato o una spiaggia), e quelli di forma appuntita (ombrello, canna da pesca, ecc.).

Se sei costretto a restare all’aperto e non hai la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, allontanati dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. Cerca a tua volta di non costituire la presenza più alta del luogo che ti circonda. Il metallo non attira i fulmini, non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti metallici (orologio, chiavi, collane, orecchini, ecc.). Il metallo è però un buon conduttore di elettricità: è quindi importante restare lontani da oggetti metallici particolarmente estesi (reti o recinzioni, ringhiere, gradinate o spalti, funi o scale, ecc.). Se una struttura come queste viene colpita da un fulmine, il metallo può condurre la corrente alla persona che vi si trova a contatto o nelle immediate vicinanze. Per lo stesso motivo, è opportuno stare lontani dall’acqua (allontanandosi dalla riva del mare o di un lago) se nelle vicinanze si sta scatenando un temporale.

Se si viene sorpresi da un temporale

In montagna

Scendere immediatamente di quota, evitando la permanenza su percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette, tenendosi alla larga dai percorsi attrezzati con funi e scale metalliche e interrompere immediatamente eventuali ascensioni in parete. Raggiungere rapidamente un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma facendo attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge). Se si è insieme ad altre persone, non tenersi per mano e camminare a una distanza di almeno 10 metri gli uni dagli altri.

Cercare riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, sono grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti.
Una volta raggiunto un riparo, ma anche se si è costretti a sostare all’aperto, mantenere i piedi uniti, rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il proprio corpo. Per lo stesso motivo, evitare di sedersi o, peggio, sdraiarsi per terra. Sempre con i piedi uniti, si può assumere una posizione accovacciata, meglio se frapponendo tra sé e il terreno un qualsiasi materiale isolante. Anche in questo caso, restare il più possibile distanti da altre persone.

Al mare o al lago

Evitare qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito. Quindi, uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto; ricordare anche che barche, canoe e piroghe, anche se coperte, non proteggono in alcun modo dai fulmini. Cercare rapidamente riparo all’interno di un edificio o, se non è possibile, in un’automobile, tenendo presente che in luoghi molto ampi e piatti, come le spiagge, si è maggiormente esposti.
Liberarsi di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

In campeggio

Durante il temporale, è bene ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping o, in mancanza di questi, all’interno dell’automobile. Non è invece indicato cercare riparo in roulotte o camper, a meno che non siano in lamiera metallica. Se invece si è in tenda ed è impossibile ripararsi altrove:

  • evitare di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;
  • evitare il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (è comunque bene disalimentare le apparecchiature elettriche);
  • isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

In casa

Il rischio fulmini è fortemente ridotto. È importante seguire comunque alcune semplici regole durante il temporale, tenendo presente che un edificio è un luogo sicuro, purché non si entri in contatto con nulla che possa condurre elettricità:

  • evitare di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso. Se c’è bisogno di comunicare, si può usare il telefono cellulare o il cordless. Tenere spenti gli apparecchi ad alimentazione elettrica (meglio ancora staccando la spina), in particolare televisore, computer ed elettrodomestici;
  • non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, cavi, tubature ed impianto elettrico;
  • evitare il contatto con l’acqua (rimanda al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o fare la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
  • non sostare sotto tettoie, balconi, capannoni, padiglioni, gazebo e verande che non sono luoghi sicuri. Riparati invece all’interno dell’edificio mantenendosi a distanza da porte e finestre, assicurarsi che queste ultime siano chiuse.

 

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