Un racconto dell’Abruzzo magico, attraverso storie e musiche antiche, dialettizando il pop italiano. La Notte dei Serpenti, il concertone di Enrico Melozzi andato in scena lo scorso 20 luglio allo Stadio del Mare di Pescara arriva su Rai 2 il prossimo 23 agosto.
Non solo, alcune città, come Crecchio e Atri – dove si è svolta la prima parte delle prove dell’evento all’interno del Teatro Comunale – si stanno attrezzando per trasmettere il concerto su maxischermo in piazza. La star della Notte dei Serpenti è stata Enrico Melozzi, direttore musicale, arrangiatore, cantautore e ideatore del grande evento che omaggia l’Abruzzo partendo da una chiave di lettura diversa, giunto alla sua seconda edizione. Con lui sul palco ci sono stati numerosi ospiti: Al Bano, Umberto Tozzi, Coma_Cose, Noemi, Colapesce e Dimartino, Filippo Graziani e Giovanni Caccamo che hanno cantato sul palco pescarese con il maestro e la sua incredibile Orchestra dei serpenti. C’erano anche tantissimi cori provenienti da tutta la regione – tra cui uno da Castelvecchio Subequo, in un viaggio quasi mistico alla riscoperta delle nostre tradizioni. A condurre la serata Andrea Delogu. In spiaggia un fiume umano di circa 20 mila persone che hanno cantato, ballato e ricordato le arie che una volta venivano mandate a memoria dalle nonne.
Perchè l’obiettivo della Notte dei Serpenti è proprio questo: continuare a tramandare le tradizioni folkloristiche di una terra ricca e antica come l’Abruzzo, ripartendo proprio dalla storia agro pastorale, dalle canzoni delle feste “de na ote”, quelle filastrocche le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
E c’era anche IlCapoluogo a seguire questa seconda edizione, fin dalla sua primissima preparazione. Perchè il serpente come nuovo simbolo identitaria dell’Abruzzo “Nasce dall’esigenza di avere un simbolo forte e sostitutivo che andasse aldilà del solito accostamento alla pecora e agli arrosticini – ha spiegato Melozzi nell’intervista al Capoluogo -. Ho studiato tanto, coadiuvato da storici e semiologici e il serpente era il simbolo più adatto per pensare al rilancio della regione Abruzzo. Dall’infinito – il serpente che si morde la coda -, ma ricordandoci che anche Gesù nel Vangelo diceva ‘Siate prudenti come i serpenti’. Simbolo esoterico meraviglioso, legato al culto di San Domenico a Cocullo, che è una simbologia fortissima, con un rituale magico che si rinnova ogni anno”.
E proprio in onore di San Domenico è stata montata “vista mare” la statua dell’artista Marco Lodola rivisitata in chiave pop. Il concerto sarà dedicato a Stefano Mancini, tecnico audio recentemente scomparso che ha lavorato alla prima edizione del concertone. Il pubblico sarà parte attiva dello show tramite la nuova app “Notte dei Serpenti”, disponibile su Apple Store e Google Play.Grazie alla tecnologia “Be part of the Show”, infatti, durante l’evento verranno realizzate delle coreografie multimediali dinamiche e coinvolgenti al ritmo della musica proposta sul palco del concertone. L’app durante l’utilizzo non richiede l’uso di connessione internet o Bluetooth e permette di essere sempre aggiornati tramite le notifiche con le ultime news sull’evento e informazioni utili.
L’intervista integrale al maestro Melozzi
In attesa della terza edizione che, potrebbe svolgersi anche a L’Aquila il prossimo anno, appuntamento quindi al 23 agosto su Rai 2.
