Un palco scoperto e apribile al posto del classico palcoscenico: a fare da sfondo, ancora più visibile, la meravigliosa scenografia naturale del sagrato della Basilica di Collemaggio, omaggiato da tutti gli artisti che si sono esibiti durante le scorse edizioni. Questa, la prima vera novità della 730′ Perdonanza Celestiniana, in programma dal 23 al 30 agosto.
A illustrare questa novità, ai microfoni del Capoluogo.it, il vice sindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, coordinatore del Comitato Perdonanza, durante la presentazione del programma laico, che si è tenuta a Palazzo Margherita martedì 6 agosto, alla presenza del sindaco dell’Aquila e del direttore artistico, Leonardo De Amicis. La scelta di sostituire il palcoscenico con un palco apribile consentirà una visione più “piena”del sagrato della Basilica di Collemaggio, custode delle spoglie di Papa Celestino V, cuore e simbolo identitario della Perdonanza Celestiniana.
“Non era semplice dopo tanti anni – spiega il vice sindaco Daniele – continuare a stupire per coinvolgere quante più persone possibili a questo grandissimo evento, dal grande valore, sociale, emotivo, culturale e religioso. Il palco del Teatro del Perdono davanti la Basilica quest’anno non sarà coperto. Inoltre la struttura sarà apribile al centro e non insisterà sul sagrato, lasciando libera la visuale e soprattutto una completa fruizione dell’area da parte di tutti, anche durante il corteo”.
Lo ricordiamo, anche quest’anno, sul prato antistante la Basilica, verrà posizionata l’apposita pavimentazione in plastica salvaprato. Si tratta di griglie in plastica che lo fanno “respirare” e lo rendono calpestabile.
E non finisce qui, quest’anno la Perdonanza torna finalmente anche a Piazza Duomo, i cui lavori di restyling e qualificazione sono quasi ultimati. Lunedì 26 agosto, alle 21:30, saliranno sul palco Achille Lauro e Rose Villain, “In un concerto dedicato soprattutto alle nuove generazioni. Siamo felici che la nostra bellissima piazza, cuore del centro storico dell’Aquila, torni finalmente ad essere protagonista del vivace fermento culturale che si respira in città”, conclude il sindaco.
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