Balneatori contro Bolkestein, grande partecipazione in Abruzzo

9 agosto 2024 | 12:59
Share0
Balneatori contro Bolkestein, grande partecipazione in Abruzzo

Grande partecipazione in Abruzzo allo sciopero dei balneatori. Chiusi gli ombrelloni per sensibilizzare sulle concessioni demaniali.

Questa mattina si è registrata una notevole partecipazione in Abruzzo allo “sciopero gentile“, una sorta di “flag mob”, indetto dai balneatori della SIB Confcommercio e FIBA, che ha visto coinvolti i titolari degli stabilimenti balneari, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo sul tema delle concessioni demaniali.

Numerosi titolari degli stabilimenti balneari della costa Abruzzese hanno deciso di aderire all’iniziativa, tenendo chiusi gli ombrelloni dalle ore 7:00 alle ore 9:30. L’adesione, nel resto d’Italia, non è stata omogenea.  La scelta dei balneatori chiudere gli ombrelloni in questa fascia oraria rappresenta un gesto simbolico, ma significativo.

Balneatori contro Bolkestein, grande partecipazione in Abruzzo

“Da un lato, si è voluto evitare di arrecare disagi ai clienti che frequentano le spiagge, garantendo loro un’esperienza di relax nel resto della giornata. Dall’altro, si è cercato di attirare l’attenzione su un tema cruciale, come quello della direttiva Bolkestein, che il governo continua a trascurare, legato al rinnovo delle concessioni demaniali”, si legge in una nota delle associazioni di categoria.

I partecipanti allo sciopero chiedono con forza che il governo ponga maggiore attenzione a questa problematica, che tocca da vicino non solo gli operatori del settore, ma anche l’intero comparto turistico del Paese.

Balneatori contro Bolkestein, grande partecipazione in Abruzzo

Riccardo Padovano, Presidente del SIB Abruzzo: “Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’iniziativa e desidero ringraziare calorosamente i colleghi che vi hanno aderito con entusiasmo. L’obiettivo di attirare l’attenzione dei media è stato pienamente raggiunto e ci auguriamo che ciò possa contribuire a trovare una soluzione politica nel mese di settembre. Comunichiamo inoltre che le previste ulteriori serrate del 19 e 29 agosto sono state annullate in considerazione del fatto che il risultato mediatico è stato raggiunto e non intendiamo arrecare ulteriori disagi alla clientela.”

Balneatori contro Bolkestein, ombrelloni chiusi sulle spiagge abruzzesi

Sul fronte nazionale la categoria dei balneatori è divisa. E se qualcuno definisce la protesta una “messa in scena”, Assobalneari e Base Balneare con Donnedamare aveva già anticipato che non avrebbero aderito. Niente sciopero anche per Cna balneari.

Le mosse del governo

Il governo ormai in ferie ha però assicurato che la questione verrà affrontata in uno dei prossimi Consigli dei ministri (in settembre) e però, il confronto con la Commissione europea continua, come confermato anche da Bruxelles da una portavoce della Commissione: «Abbiamo analizzato la risposta italiana, siamo in contatto con le autorità nel contesto della procedura d’infrazione».
Ed è il vicepremier Matteo Salvini a rassicurare i balneari, da sempre bacino di elettori della Lega: «Fate bene a difendere il vostro diritto al lavoro». E spiega che il governo sta lavorando su prelazione e indennizzi per gli imprenditori uscenti e anche per una proroga della scadenza del 31 dicembre 2024 «per permettere di organizzarvi, poi vinca il migliore»: «Abbiamo dato mandato al ministro degli Affari europei (Raffaele Fitto, ndr.) di trattare sulla base dei due principi – prelazione e indennizzo – , non fare niente è un suicidio, si sta negoziando su questo, spero che in Europa possano darci l’ok, altrimenti sarà un problema». Ma, aggiunge: «Conto dopo 15 anni di mettere fine alla vicenda dei balneari».