Perdono e preghiera, L’Aquila si appresta a vivere la sua 730esima Perdonanza Celestiniana. Gli appuntamenti del programma religioso sono stati presentati questa mattina. Continua il cammino verso il Giubileo 2025
Presentato il programma religioso della 730esima Perdonanza Celestiniana. La prima edizione che vede Monsignor Antonio D’angelo come Arcivescovo dell’Aquila, con l’arcivescovo emerito Giuseppe Petrocchi che aprirà la Porta Santa e, al tempo stesso, saluterà la città e la Diocesi, dopo anni di servizio reso alla comunità. La messa di chiusura sarà la prima celebrazione di Monsignor D’Angelo: segnerà l’inizio del suo Ministero. Le messe del 15 e del 18 agosto saranno trasmesse in diretta da Collemaggio su Rai1.
Sono tanti gli appuntamenti in programma: ad incominciare dalle 18 di mercoledì 28 agosto, con la santa messa stazionale che porterà al rito dell’apertura della Porta Santa. Quindi alle 22 la Perdonanza dei Giovani, degli Scout, delle Associazioni laicali e degli Operatori pastorali, con la santa messa presieduta da Monsignor Michele Fusco e, a seguire, la Veglia nella notte fino all’una, a cura del Servizio Diocesano di Pastorale giovanile e vocazionale. Giovedì 29 agosto invece si aprirà con la Perdonanza dei Lavoratori, dalle ore 06: a seguire la Perdonanza dei religiosi, della Forze Armate, dei Catechisti e dei ragazzi e, alle ore 12, la Perdonanza delle Famiglie. Nel corso della giornata ci sarà il Saluto alla Città e all’Arcidiocesi di Giuseppe Petrocchi.
Il 7 settembre in programma il terzo convegno storico – pastorale, dal titolo “San Celestino V, pellegrino di speranza”.
Sarà presente al convegno Monsignor Rino Fisichella. “È il terzo convegno storico e pastorale”, evidenzia Don Pinton “e si pone in continuità con il lavoro di studio e ricerca fatto in passato dal Centro Celestiniano. Ora la diocesi approfondisce le tematiche Celestiniane per far conoscere meglio la figura di Celestino V.”
Queste le parole di Monsignor D’angelo: “Papa Francesco cita la Perdonanza come esperienza spirituale che ha preceduto primo Giubileo del 1300. È un riconoscimento che fa capire il valore della Perdonanza, della sua ricchezza spirituale che ha un respiro ormai universale.
Ci tengo a sottolinearlo, come Diocesi e affiancati dalla Municipalità: siamo dentro ad un percorso di preparazione in vista del Giubileo 2025. In questo anno la nostra Diocesi sta percorrendo un cammino unito, tenendo sempre presente il tema del Perdono e quello della preghiera.
Il perdono è un dono necessario, non si può vivere senza perdono. E attiva due dimensioni fondamentali per la vita, cioè la libertà e la fiducia. Restituisce libertà all’uomo perché scioglie dal Peccato, riabilita la persona, conducendola verso un cammino nuovo. L’uomo, attraverso il perdono, ritrova sé stesso. Nel Perdono non c’è giudizio di condanna, ma ci sono vita e fiducia.
E poi c’è la preghiera: chi crede non può non pregare. La preghiera è stare in relazione con Dio, ristabilisce quindi la relazione con Dio. Una relazione personale”.
Così il vice sindaco Raffaele Daniele: “Ci tenevo ad esserci per mostrare il mio orgoglio da fedele, cittadino e amministratore per quello che sta facendo l’Istituto di Scienze religiose nella nostra città. Questo convegno sta diventano un appuntamento fisso e rappresenta un momento di grande riflessione anche per i non credenti. La Chiesa si conferma centrale all’interno non solo di aspetti puramente teologici, ma in riferimento al senso di appartenenza e di identità. Tra i proposito per il futuro, c’è la volontà di dare più enfasi alla messa di chiusura. C’è infatti un grande interesse per la cerimonia di apertura della nostra Perdonanza, si potrebbe cercare un modo per far capire a tutta la cittadinanza anche l’importanza che ha la messa di chiusura”.
