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Festival del Saltarello, un omaggio all’Abruzzo

Il festival del Saltarello, a Castel Castagna un omaggio all’Abruzzo con Orietta Berti, Petit, Tiromancino e l’ Orchestra Popolare del Saltarello.

Il festival del Saltarello, a Castel Castagna un omaggio all’Abruzzo con Orietta Berti, Petit, Tiromancino e l’ Orchestra Popolare del Saltarello.

Stasera, lunedì 12 agosto alle ore 21.30, nella località Ronzano a CASTEL CASTAGNA (Teramo) torna il FESTIVAL DEL SALTARELLO, l’evento interamente dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di una delle danze più antiche e caratteristiche dell’Abruzzo: il Saltarello. La serata  sarà condotta da MARCO ZINGARETTI con la straordinaria partecipazione di LUISA CORNA. L’ evento è gratuito al pubblico.

festival del saltarello castel castagna

Il festival si pone l’obiettivo di far conoscere e apprezzare il Saltarello in tutte le sue sfumature e allo stesso tempo di esaltare la tradizione musicale abruzzese.
Sul palco del Festival del Saltarello saliranno grandi artisti, quali ORIETTA BERTI, PETIT e TIROMANCINO, grandi nomi del panorama della musica italiana che, oltre a regalare al pubblico i loro più grandi successi, presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese accompagnati dall’Orchestra Popolare del Saltarello, che recentemente abbiamo visto insieme ai live di Max Gazzè.
L’Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un’operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. L’obiettivo è dare al celebre “Saltarello” una veste moderna e innovativa che permetta a un pubblico intergenerazionale di conoscere la musica tradizionale del territorio. L’ideatore del progetto è il direttore artistico del Festival del Saltarello, Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio “A. Casella” de L’Aquila. L’Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza.
L’Orchestra Popolare del Saltarello è composta da Danilo Di Paolonicola (Direttore artistico e musicale, fisarmonica e organetto), Antonella Gentile (voce), Anissa Gouizi (voce), Nicole Massanisso (voce), Alpha Sall (voce), Vania Salvatore (voce), Alessandra Ventura (voce), Carmelo Colaianni (fiati popolari), Manuel D’Armi (zampogna e ciaramella), Matteo Di Battista (chitarra), Gionni Di Clemente (chitarra), Emanuele di Teodoro (basso), Antonio Franciosa (percussioni), Alessandro Paolini (batteria), Armando Rotilio (canto e percussioni) e Alessandro Tarquini (violino).
Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili “Vola Vola Vola”, “Mare Maje (Scura Maje)” e “Addije, addije amore”, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali.
Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Alessandra Calabrese, Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito, Giorgia Marsella, Marzia Menchini, Valentina Pellegrini, Giulia Pesole, Claudia Pietropaolo e Federica Tacconi.
Sarà un evento fortemente coinvolgente per il pubblico presente, che sarà chiamato a partecipare alla danza della Quadriglia con cui il Festival del Saltarello cercherà di conquistare il Guinness World Record per il più alto numero di persone danzanti.
Dalle ore 18.00 una serie di gruppi folcloristici riscalderà l’atmosfera di Castel Castagna in attesa del Festival del Saltarello che avrà inizio alle ore 21.30.

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Il Festival del Saltarello è un progetto turistico-culturale finalizzato al recupero, rivalutazione e divulgazione delle forme musicali popolari del Centro Italia. Il Saltarello è un elemento importante della storia abruzzese condiviso con le altre regioni limitrofe (Marche, Lazio e Umbria), un patrimonio immateriale ricco e variegato. La storia dell’Italia Centrale è legata alle economie della pastorizia e della terra e alle migrazioni stagionali di lavoratori e greggi che hanno dato vita a culture musicali simili ma con differenze che ne arricchiscono la varietà di balli e suoni. Oggi, questo ricco patrimonio può essere importante per creare nuove forme di promozione e valorizzazione culturale dei territori, alimentare pratiche di turismo esperienziale e produrre processi economici sostenibili che possono fornire utili sbocchi professionali alle nuove generazioni. Il progetto parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale e cerca di portarlo nel contemporaneo, declinarlo nel contesto attuale, facendone uno strumento di confronto e conoscenza. Il Festival nel corso del tempo è divenuto un contenitore al cui interno vivono differenti momenti: la valorizzazione delle culture locali come patrimonio di identità e conoscenza, il supporto allo sviluppo di nuove forme di imprenditoria sostenibile basate sulla cultura e sul turismo e la promozione e lo scambio con le altre culture musicali del territorio italiano e del resto d’Europa. Nato nel 2014, questo percorso di riscoperta ha subito una lunga interruzione, ma grazie alla tenacia degli organizzatori e alla passione di artisti di fama internazionale, il Saltarello torna a vivere, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le sonorità tradizionali abruzzesi grazie all’intervento del Gal Gran Sasso Laga con il progetto Leader PSR Abruzzo 2014-2022.
La società Gran Sasso Srl esiste dal mese di luglio 1995 con lo scopo di gestire la promozione  del territorio dell’  area interna della Provincia di Teramo attraverso i progetti Leader finanziati dall’Unione Europea.
Il GAL (Gruppo di azione locale) denominato Gran Sasso Laga si occupa dello sviluppo locale attraverso un complesso progetto di marketing territoriale.

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Il Capoluogo d’Abruzzo ha intervistato il Presidente  della Società presente sin dalla costituzione: il Dott. Carlo Matone.

Dott. Matone, come è nato il Festival del Saltarello?
Il progetto è nato nel 2014, quando insieme alla Pro Loco di Pagliaroli  pensammo che la riscoperta del Saltarello potesse rappresentare un’occasione per la promozione turistica del nostro territorio. Varie vicissitudini ci hanno impedito di portare avanti l’idea negli anni successivi. Ora siamo di nuovo presenti e determinati a portare avanti l’idea originaria che vedrete in scena stasera.

Quale è la partecipazione della società nel progetto?
Il coinvolgimento del Gal Gran Sasso Laga è totale, sia di carattere organizzativo che finanziario, insieme al Comune di Castel Castagna.

È stato difficile organizzare un evento di tale portata e coinvolgere tutti questi artisti?
L’organizzazione del Festival del Saltarello per la sua dimensione e complessità ha richiesto  sicuramente molto tempo. Sul piano artistico ci siamo avvalsi del talento di Danilo Di Paolonicola come Direttore artistico e della sua orchestra popolare del Saltarello.

Sono in programma altre iniziative?
Se il grande evento di stasera riceverà il giusto consenso, siamo pronti a ripeterlo il prossimo anno e ad estenderlo su tutto il territorio della provincia di Teramo con il coinvolgimento degli Enti interessati.

Come si lega il progetto alla promozione dell’ Abruzzo?
Il progetto del Saltarello si lega benissimo alla promozione dell’Abruzzo e proponiamo alla Regione Abruzzo di fare una legge apposita regionale volta a valorizzare maggiormente il Festival del Saltarello.

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