Cronaca

Naufraghi soccorsi in mare, sbarco in Abruzzo

Domani sbarcheranno in Abruzzo 64 naufraghi soccorsi dalla Life Support in acque internazionali.

Domani sbarcheranno in Abruzzo 64 naufraghi soccorsi dalla Life Support in acque internazionali.

Domani, martedì 13 agosto, alle ore 7.00 circa è previsto l’arrivo nel porto di Ortona della nave Life Support di EMERGENCY con a bordo i naufraghi soccorsi in due diversi interventi nelle acque internazionali della zona Sar maltese, nel Mediterraneo Centrale. Grazie alle due operazioni di soccorso, avvenute entrambe venerdì 9 agosto, sono state portate al sicuro sulla nave Sar di EMERGENCY in tutto 65 persone, di cui una donna, tre minori accompagnati e sette minori non accompagnati. I naufraghi sono originari di Egitto, Siria, Etiopia e Bangladesh, paesi colpiti da guerra, povertà, insicurezza politica ed economica. A bordo della nave Sar di EMERGENCY come soccorritore, per questa missione, è presente anche il navigatore oceanico Ambrogio Beccaria.

“Lungo la rotta, purtroppo abbiamo dovuto richiedere un’evacuazione medica urgente per uno dei naufraghi a bordo, un minore non accompagnato, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute – afferma Laura Pinasco, comandante della Life Support di EMERGENCY -. Per questa operazione avvenuta all’altezza di Roccella Jonica (RC) siamo stati coordinati dal Maritime Rescue Coordination Centre (MRCC) italiano, insieme al CIRM (Centro Internazionale Radio Medico) e alla Guardia Costiera del comune calabrese. Ora con le altre 64 persone soccorse, tra cui 3 minori accompagnati e 6 minori che si muovono da soli, continuiamo il nostro viaggio verso il porto assegnato di Ortona, dove arriveremo martedì 13 agosto al mattino presto.”
“Nel tardo pomeriggio di sabato 10 agosto un ragazzo, che aveva già mostrato alcuni segni di una disidratazione importante al momento del soccorso e per i quali era stato trattato, ha cominciato ad avere una serie di crisi epilettiche subentranti – spiega Sauro Forni, infermiere a bordo e responsabile dell’attività medica della Life Support -. Avendo la prospettiva di altri due giorni e mezzo di navigazione si è reso necessario chiedere un’evacuazione medica urgente. In virtù della nostra posizione le autorità ci hanno indicato come contatto utile la Guardia Costiera di Roccella Jonica, che ci ha raggiunti con una motovedetta e un team medico nel giro di due ore.  Poco prima delle 2.00 di domenica 11 agosto abbiamo completato il trasbordo del ragazzo, che è stato portato a terra e ora è ricoverato in un ospedale calabrese. La scelta di assegnare un porto lontano espone i naufraghi a ulteriori ingiustificate sofferenze e ritarda il loro accesso a servizi essenziali, per questo, come torniamo a chiedere, dovrebbero essere fatti sbarcare il prima possibile in un porto sicuro”.
L’arrivo a Ortona per lo sbarco dei 64 naufraghi attualmente a bordo della Life Support è previsto per martedì mattina, dopo una navigazione di oltre tre giorni dal luogo del secondo salvataggio.

“Sono uno studente e vengo da Dhaka, nel mio Paese ci sono molti problemi in questo momento, dal costo della vita alla libertà di espressione e le difficoltà ad avere un’educazione universitaria, per questo molti studenti come me stanno andando via per provare ad avere una carriera altrove – racconta un ragazzo del Bangladesh a bordo -. Io avevo degli ottimi risultati negli studi, ma non riuscivo a vedere un futuro lavorativo per me in Bangladesh, per questo ho deciso di partire. I miei familiari all’inizio non erano contenti me ne andassi, ma poi hanno capito che era la cosa giusta da fare. Da Dhaka sono andato prima a Dubai, poi in Egitto e infine in Libia. Lì ho capito in poco tempo come funzionano le cose per gli stranieri: chiunque passi dalla Libia senza essere libico viene sfruttato e discriminato. Vorrei riuscire a raggiungere mio zio che vive a Roma, e continuare i miei studi fino a prendere una laurea in fisica – conclude -. So che sarà molto difficile ma ci metterò tutto me stesso per farcela. Per ora, l’importante è che sono al sicuro e che fra poche ore arriverò a terra”.
La Life Support, che opera nel Mediterraneo centrale da dicembre 2022, sta per completare la sua 23° missione e sino ad oggi ha soccorso un totale di 1.962 persone.

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