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Riccardo Milani cittadino onorario di Opi: “Non lasciate che questi paesi diventino come Sperone”

"Mi sento da molti anni cittadino abruzzese e sono io che devo dire grazie a voi". Riccardo Milani con il suo "Un mondo a parte" riceve la cittadinanza onoraria di Opi.

“La montagna lo fa e la montagna lo ha fatto”: Riccardo Milani è cittadino onorario di Opi, il borgo nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise reso celebre dal regista con il suo “Un mondo a parte”, la straordinaria commedia toccante, romantica e divertente che ha fatto conoscere una parte dell’Abruzzo interno aquilano, portando sul grande schermo non solo le bellezze naturalistiche del posto, ma anche e soprattutto il problema dello spopolamento delle aree interne.

A Riccardo Milani è stata conferita la cittadinanza onoraria di Opi venerdì 16 agosto durante l’evento “Il cinema per la valorizzazione dei luoghi. La cultura come strumento di sensibilizzazione e contrasto allo spopolamento”. Perchè è vero, il film di Milani con delicatezza e garbo ha portato alle luci della ribalta posti meravigliosi, come Opi e Pescasseroli destando curiosità e creando indotto. Nelle settimane successive all’uscita del film, c’è stato in questi luoghi un vero e proprio pellegrinaggio di turisti e curiosi alla ricerca dei luoghi iconici di “Un mondo a parte”. “Scusi, dove si trova la casa del maestro Michele?”, “Ah vedi, questo è l’ingresso della scuola Cesidio Gentile”; è facile anche adesso, mesi dopo, trovare turisti curiosi che girano per Opi alla ricerca di qualche frammento della commedia campione d’incassi.“Un mondo a parte”.

riccardo Milani cittadino onorario

Un  film prezioso con cui Riccardo Milani, con leggerezza e buonsenso, ha trattato un tema delicato e spinoso come quello dello spopolamento nelle aree interne grazie al volto dei due protagonisti, Virginia Raffaele e Antonio Albanese, artisti abruzzesi come Corrado Oddi e Elisa Di Eusanio, i bambini del posto e uomini e donne di Pescasseroli o della Marsica che sono riusciti a trasmettere emozioni e messaggi positivi con il talento dell’attore consumato. La storia è quella di un maestro elementare – Michele – che ‘fugge’ dalla periferia romana e arriva nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo dove incontra la vicepreside Agnese che sta cercando di salvare una piccolissima scuola dove ci sono 5 bambini di età diverse accorpati in un’unica classe. Una bella storia, emotiva ed emozionante che ha portato alla ribalta un grand problema: quello dello spopolamento, dei giovani che fuggono e di rimando dei giovani che invece decidono di applicare la regola della “restanza”. 

riccardo Milani, cittadinanza onoraria Opi

La cittadinanza onoraria ha emozionato e gratificato il regista che ha voluto ringraziare Opi, e il primo cittadino, Antonio Di Santo. “Ricevere la cittadinanza del vostro paese un grandissimo onore e motivo di grande orgoglio e di grandissima gratificazione professionale e umana”, ha detto Milani.

riccardo Milani, cittadinanza onoraria Opi

“Mi sento da molti anni cittadino di questa regione, l’Abruzzo, in cui sono cresciuto, a cui devo tanto nella mia formazione, ma ora ufficialmente con grande emozione posso finalmente dire di esserlo. La verità è che dovrei essere io, per infinita riconoscenza a conferirvi la cittadinanza onoraria del cinema italiano. Siete stati gentili, pazienti, ci avete accolto e supportato, nonostante tutti i disagi che una lavorazione cinematografica comporta. E non solo. Avete collaborato direttamente alla realizzazione del film, avete partecipato a sopralluoghi e riprese, ricoprendo anche incarichi di grande importanza, dagli attori, la scenografia, ai costumi, alle maestranze, pur non avendo mai conosciuto prima il mestiere del cinema. Dando anche un esempio concreto di come certo anche il cinema può, in questi piccoli centri, portare occupazione ed indotto. Per questo il vero ringraziamento è il mio nei vostri confronti perché mi avete invitato a raccontare bene la vostra storia, la vostra realtà, fatta di tradizione modernità, fatta di rispetto, umanità e solidarietà, termine spesso abusato ma che da voi è concretezza. E questi segnali etici arrivano dalla vostra comunità e dalle comunità del territorio dell’Alto Sangro che ho raccontato in un mondo a parte, Opi, Pescasseroli, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea, Gioia dei Marsi e Sperone, e vi posso garantire che in quei segnali etici sono stati recepiti, attraverso la visione del film in tutto il nostro paese. Come è arrivata a tutti la meraviglia del vostro borgo e del vostro territorio, che è quello del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di cui, frequentandolo e amandolo da tutta la vita, ho aspettato il centenario per poterlo celebrare con un film. Il turismo naturalistico, il recupero di mestieri antichi, dall’allevamento e all’agricoltura, come sapete meglio di me, si stanno rivelando un motore economico fondamentale per contrastare lo spopolamento dei centri interni. La politica non è il mio mestiere perché è appunto un mestiere che richiede competenze che io non ho. Ma da semplice cittadino che ha deciso ormai molti anni fa di passare gran parte dei del suo tempo in questo territorio, e ora, lo posso dire con orgoglio, da cittadini e orario di Opi, voglio solo dirvi questo, farvi un invito. Ho visto in cinquant’anni tanti piccoli centri passare mano a mano da 1500 a 1500 e poi a 50 abitanti. Non lasciate che tutti questi piccoli paesi si svuotino e diventino come Sperone. L’ottimizzazione dei costi ha una sua logica che però credo si debba fermare di fronte ai servizi essenziali. Su sanità e scuola non si può non non si deve risparmiare. Ce lo dice la realtà. I servizi essenziali vanno garantiti. E la loro garanzia d’efficienza è uno dei motivi fondamentali perché le persone non vadano via. Investite, anche con il cinema e la cultura, lo sport, in un territorio come quello d’Abruzzo capace ormai di annoverare in tanti settori, grandi eccellenze di livello mondiale, dimostrando ampiamente che “la montagna lo fa”. Fate in modo che i tanti Duilio Antonucci delle aree interne possano rimanere. Perché come dice Duilio nel film: ‘questa è casa loro’. Grazie ancora”. 

Riccardo Milani, l’intervista al regista di Un mondo a parte: “Con l’Abruzzo sentimento di appartenenza”

Commosso anche il primo cittadino di Opi, Di Santo. Riccardo, con la sua passione e il suo impegno, ha saputo valorizzare le bellezze naturalistiche, territoriali e culturali di Opi e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise attraverso i suoi lavori cinematografici. Siamo felici di aver conferito questa cittadinanza onoraria, perchè attraverso il suo lavoro e in particolare con ‘Un mondo a parte’, ha saputo rappresentare il carattere tenace e resiliente di noi abruzzesi, capaci di affrontare le problematiche sociali con determinazione e coraggio, mettendo da parte anche i personalismi facendo in modo che queste criticità potessero essere un valore aggiunto, un’occasione dai riscatto”, è il commento, rilasciato al Capoluogo.it, dal sindaco Di Santo.

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