Addio ad Antonio Centi, i funerali

Giovedì a Tortoreto l’ultimo saluto all’ex sindaco dell’Aquila Antonio Centi.
Giovedì a Tortoreto l’ultimo saluto all’ex sindaco dell’Aquila Antonio Centi.
Lutto all’Aquila per la scomparsa di Antonio Centi, apprezzato ex sindaco dell’Aquila. Fu il primo a diventare sindaco del capoluogo d’Abruzzo ad elezione diretta. Uomo distinto, garbato, perbene, aveva una grandissima passione per la politica.
Giovedì si svolgeranno le esequie, alle ore 10.30, a Tortoreto.
Originario di Barisciano, dal 1990 al 1994, Centi è stato consigliere regionale in quota Pds. Dal 1995 in poi ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per la sezione Abruzzo, dal 1995 al 2010 per la stessa associazione è stato responsabile nazionale del turismo. A metà degli anni ’90, per 4 anni, è stato inoltre membro del Comitato nazionale del turismo presso la Presidenza del consiglio dei ministri. Dal 2010 e presidente del comitato nazionale scientifico del club i borghi più belli d’Italia e nello stesso anno è diventato presidente dell’istituzione sinfonica abruzzese. Sposato con Maria Liliana Buglioni, professoressa e consigliere comunale in quota Pci, scomparsa nel 2021, lascia una figlia, Annalisa.
leggi anche
Moltissimi, in queste ore, i messaggi di cordoglio per salutare una personalità che ha scritto pagine di vita politica e amministrativa dell’Aquila, con la capacità di sapersi sempre distinguere e di farsi apprezzare da tutti. Commosso il ricordo del giornalista e scrittore Goffredo Palmerini che, con Antonio Centi, condivise, tra le altre cose, un pezzo di storia amministrativa della città dell’Aquila. “Apprendo ora la notizia della scomparsa di Antonio Centi, già sindaco dell’Aquila. Mi rattrista nel profondo del cuore la sua dipartita e ho un tumulto di emozioni che devo avere il tempo di ordinare. Ho avuto l’onore, direi il privilegio, di essere stato vice sindaco con Lui, in una perfetta e piena collaborazione in reciproca stima. Una Persona di grande valore, Antonio, di forte sensibilità culturale, di ampia visione e assidua attenzione ai problemi della comunità aquilana. Un vero gentiluomo. Una forte empatia tra di noi e condivisione di valori, sebbene provenissimo da culture politiche diverse. Fuori L’Aquila per un impegno, farò appena possibile memoria degli anni condivisi con Lui a Palazzo Margherita, come del prezioso lascito di intelligenza politica, di capacità progettuale, di significativi risultati anche oltre l’esperienza di pubblico amministratore. Voglio tuttavia subito esprimere sentimenti di affetto e vicinanza alla figlia Annalisa, che può andare orgogliosa dell’eredità morale che Antonio lascia alla sua famiglia, come peraltro all’intera comunità aquilana”.