Una piazza d’acqua a piazza Campo Imperatore, il progetto: riutilizzo contro siccità e dispersione

L’AQUILA – In autunno i lavori del programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Una piazza d’acqua a piazza Campo Imperatore, cos’è e come funziona.
L’AQUILA – In autunno i lavori del programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Una piazza d’acqua a piazza Campo Imperatore, cos’è e come funziona.
Un sistema innovativo ed ecosostenibile per la gestione e la raccolta dell’acqua piovana, trasformando uno spazio pubblico in un bacino di stoccaggio. Questo, in sostanza, il concetto alla base delle water squares, le cosiddette piazze d’acqua, posizionate in punti strategici delle città e che in caso di forti piogge si trasformano in bacini che alleggeriscono la rete fognaria, con possibilità di riutilizzo in caso di siccità. E una piazza d’acqua sta per essere realizzata anche all’Aquila, precisamente a piazza Campo Imperatore, a Valle Pretara, nell’ambito degli interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, di cui la giunta comunale guidata dal sindaco Pierluigi Biondi, su proposta dell’assessore all’Ambiente Fabrizio Taranta, ha recentemente approvato i progetti definitivi. Altri progetti riguardano la forestazione urbana e due giardini d’acqua.
Per quanto riguarda invece la piazza d’acqua, sono previsti fondi per 108 mila 482 euro ottenuti nel 2021 dall’allora Ministero per la Transizione Ecologica, insieme ai 254mila 320 euro per il progetto di forestazione urbana e i 191mila euro per i giardini d’acqua.
“L’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Taranta al Capoluogo d’Abruzzo commentando l’approvazione della delibera – prosegue il suo impegno per il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. La calda estate che abbiamo attraversato ha dimostrato una volta di più l’importanza di interventi di forestazione in ambito urbano per contrastare le isole di calore. Anche l’acqua diventa un bene sempre più prezioso e puntiamo al riutilizzo dell’acqua piovana per il contrasto alla siccità e alla dispersione idrica. Questo ci permette di fare la nostra parte nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, anche attraverso interventi di riqualificazione urbana, come quelli di cui sono stati approvati i progetti esecutivi. Ora bisognerà pubblicare la gara per l’affidamento dei lavori che credo possano iniziare già in autunno”.

Così anche L’Aquila avrà la sua “piazza d’acqua”, già realizzate o in fase di progettazione nelle capitali del nord Europa. L’idea nasce nell’ambito della Biennale di architettura di Rotterdam del 2005, con il gruppo olandese, De Urbanisten, e lo Studio Marco Vermeulen. Negli anni l’idea è stata sviluppata con il supporto della città di Rotterdam con l’obiettivo ambizioso di rendere la città a prova dei cambiamenti climatici. Nel frattempo, altre città stanno seguendo l’esempio di questo progetto che punta a migliorare la qualità ambientale urbana all’interno delle attività di riqualificazione.
