È arrivato in città il Fuoco del Morrone, comincia ufficialmente la 730esima Perdonanza Celestiniana. Dalla Fontana luminosa il corteo scorta il fuoco a Collemaggio, accompagnato dai tedofori Emma Placidi e Matteo Di Nino, nati nel 2009: si accende il braciere.
PERDONANZA 2024 – Il perdono come messaggio universale in un’epoca di guerre, il dono come importanza di fare del bene per gli altri, il ricordo del sisma che ha segnato la storia recente dell’Aquila e la forza della storia che, da secoli, riunisce la comunità intorno alle sue tradizioni di fede. L’Aquila abbraccia la sua 730esima Perdonanza Celestiniana, che comincia ufficialmente questa sera, con l’accensione del braciere illuminato dal Fuoco giunto in città, dopo il Cammino che ha ripercorso le tappe di Celestino V, nel suo viaggio verso L’Aquila avvenuto nel lontano 1294.
Un Cammino lungo chilometri che, ormai ogni anno, conduce il Fuoco del Perdono dal Morrone fino alla Basilica di Collemaggio, dove l’accensione del braciere – il Tripode della Pace – dà il via alla Perdonanza. Dopo i saluti istituzionali, la lettura della pergamena delle Perdonanza locali da parte di Floro Panti, presidente dell’Associazione Comitato Festa Perdonanza Celestiniana ICH, sul palco insieme ai tedofori. Quindi il momento dell’accensione vera e propria, con il sindaco Pierluigi Biondi. L’evento raccontato dalla diretta del Capoluogo.it.
“Questa è la fiaccola che io portai nel 2009, quando il centro storico aquilano era una grande zona rossa. Fu un percorso del dolore tra le tendopoli. Arrivai da qui al Duomo piangendo, si sentiva ancora un cattivo odore prevenire dagli scantinati, anche perché pioveva da tanti giorni”, ha ricordato Floro Panti ai microfoni del Capoluogo al suo arrivo alla Fontana luminosa. “In Piazza Duomo c’erano i Cavalieri di Celestino, gli Sbandieratori e insieme andammo a Collemaggio ad accendere il tripode insieme al sindaco Cialente. Oggi, ripercorriamo questa strada, insieme agli amici che ci sono ancora e che hanno contributo a scrivere la storia della fiaccola: poi, a Piazza Duomo questa fiaccola accenderà la nuova fiaccola che sdarà trasportata dai tedofori nati nel 2009 nella mani del primo cittadino”.
Emma Placidi e Matteo Di Nino sono gli ultimi tedofori che porteranno la fiaccola con cui verrà acceso il Tripode della Pace. Entrambi nati nel 2009 (lei a marzo e lui ad agosto), l’anno del terremoto, e portatori quindi di un potente messaggio di rinascita, hanno rilasciato prima della partenza verso Collemaggio alcune dichiarazioni al Capoluogo. Emozionata e pienamente consapevole dell’importanza del ruolo e del momento, Emma ha detto “è un onore reggere questa fiaccola, rappresenta la mia città e ci rendiamo conto che il passaggio a noi giovani simboleggia la rinascita“. Sia Emma che Matteo praticano atletica nelle società cittadine. Matteo, dopo aver raccontato anch’egli la sua emozione, ha parlato della sua attività sportiva: “Ci alleniamo ogni due giorni e al momento pratichiamo tutti gli sport olimpici“.
Perdonanza 2024, il programma e il significato
Qui il programma completo laico e religioso della Perdonanza 2024, con tutti gli eventi organizzati nelle serate evento della manifestazione e tutte le iniziative e gli incontri a cura di enti locali ed associazioni.
Il corteo storico e l’apertura della Porta Santa
Il 28 agosto di ogni anno, il corteo della Bolla sfila per le strade del centro storico scortando solennemente la Bolla dell’indulgenza papale da Palazzo del Magistrato, l’odierno Palazzo di Margherita d’Austria, sede del Comune sino al 6 aprile 2009, alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Forte il valore legato al messaggio ecumenico del Santo Papa. La Bolla sarà trasportata dalla Dama, accompagnata dal sindaco, Pierluigi Biondi, dal Giovin signore, dalla Dama della Croce, dal gonfalone medievale e dai Carabinieri in alta uniforme. Le autorità civili, religiose e militari attenderanno l’arrivo della Bolla sul prato di Collemaggio. Il trasporto prende il via dalla chiesa di Cristo Re e attraversa l’intero viale di Collemaggio, fino alla Basilica. Una volta sul sagrato viene letta solennemente la Bolla Papale e consegnata simbolicamente alla Chiesa Aquilana. Il rituale viene espletato bussando per tre volte alla Porta Santa con il ramo d’ulivo.
L’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio – il momento più importante della Perdonanza, visto che segna l’inizio dell’indulgenza annuale concessa da Papa Celestino V nel 1294 – viene effettuata, la sera del 28 agosto, da un Cardinale invitato dalla Chiesa dell’Aquila. Quest’anno la Porta Santa sarà aperta dal Cardinale Giuseppe Petrocchi, il quale ha appena concluso il suo ministero di Arcivescovo dell’Aquila. Con l’occasione, Petrocchi saluterà la comunità dopo 11 anni alla guida della Chiesa aquilana.
Dal momento dell’apertura della Porta Santa per un giorno (e cioè fino alla sera del 29 agosto, quando la Porta Santa sarà chiusa) sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria “sinceramente pentiti e confessati”, come disposto nella Bolla del Perdono del 1294 di Papa Celestino V.
Ieri, giovedì 22 agosto, la presentazione dei protagonisti principali del Corteo: la Dama della Bolla, il Giovin Signore e la Dama della Croce. Qui l’approfondimento del Capoluogo.
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