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Celestino V, la rinuncia al pontificato e la fine della sua vita terrena

L'AQUILA - Dopo aver ripercorso la vita di Pietro da Morrone, fino alla salita all'elezione a papa, oggi ripercorriamo le fasi salienti della rinuncia al pontificato da parte di Celestino V e della sua scomparsa.

L’AQUILA – Dopo aver ripercorso la vita di Pietro da Morrone, fino alla salita all’elezione a papa, oggi ripercorriamo le fasi salienti della rinuncia al pontificato da parte di Celestino V e della sua scomparsa.

Con l’ascesa al soglio pontificio, la vita di Pietro Angelerio cambiò radicalmente, ma non le sue convinzioni politiche che lo videro sempre attestarsi su posizioni filoangioine. Su consiglio di Carlo II, trasferì nel novembre del 1294 la sede della curia dall’Aquila a Napoli, andando a risiedere nel Maschio Angioino, in una umile stanza simile ad una cella monastica, in cui si ritirava spesso in preghiera. Tuttavia, chiaramente poco esperto delle “cose del mondo”, quasi ostaggio del sovrano angioino, decise ben presto di rivolgersi ai cardinali, in particolare a Benedetto Caetani, per interrogarli circa la liceità di una sua rinuncia volontaria al pontificato, evento mai verificatosi in precedenza. Alla risposta affermativa, riunì il concistoro e dopo solo tre mesi e quindici giorni dalla sua elezione, ma comunque sufficienti per consegnare al mondo il prezioso dono della Perdonanza, il 13 dicembre 1294 San Celestino V recitò la formula della rinuncia al Soglio Pontificio, scese dal trono togliendosi l’anello e la tiara e rivestì la misera tonaca della sua congregazione.

san celestino V tutti i santi giorni

Undici giorni dopo le sue dimissioni, il conclave elesse il nuovo Papa proprio nella persona del cardinal Benedetto Caetani che assunse il nome di Bonifacio VIII. Una delle prime azioni del nuovo pontefice, temendo uno scisma dei cardinali filofrancesi che avrebbero rivoluto sulla cattedra di Pietro Celestino V, fu far mettere sotto custodia il vecchio eremita nella rocca di Fumone, in Ciociaria, castello nei territori dei Caetani; qui Pietro da Morrone si spense il 19 maggio 1296, probabilmente debilitato dalla deportazione coatta e dalla successiva prigionia. Diverse leggende si sono susseguite attorno alla morte di Celestino V, inclusa la presunta uccisione per mezzo di un chiodo conficcato nel cranio, ma questa è un’altra storia… Il Santo papa fu sepolto nei pressi di Ferentino, nella chiesa di Sant’Antonio sita presso l’abbazia celestina che dipendeva dalla casa madre di Santo Spirito del Morrone. Nel prossimo appuntamento tratteremo le vicende delle sue spoglie mortali e dell’avventuroso “ritorno” all’Aquila.

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