La tragedia

Mario Donati morto per una caduta, non ha potuto chiedere aiuto

Mario Donati, il cui corpo è stato ritrovato sull'argine del fiume Aterno, aveva difficoltà a gridare a causa di un vecchio incidente

Mario Donati è morto dopo essersi fratturato una caviglia, immobilizzato, per l’impossibilità di chiedere aiuto. Emergono dettagli sulla vicenda 64enne originario di Arezzo, il cui corpo è stato ritrovato due giorni fa all’Aquila sull’argine del fiume Aterno in località Porta Napoli, dietro il capannone della rivendita Martini.

A causa di danni subiti da un incidente diversi anni fa, che gli aveva causato anche difficoltà di orientamento e di memoria, Mario Donati aveva difficoltà a gridare. Era scomparso domenica scorsa, è stato ritrovato senza vita dopo due giorni. Si era allontanato dall’abitazione di famiglia a San Marciano, senza il dispositivo Gps che era solito portare con sé per consentire la sorveglianza degli spostamenti.

È stata la figlia del proprietario della rivendita, Alessia Martini, a dare l’allarme dopo avere notato “un uomo disteso, sembrava dormisse, supino, con le mani sul petto”, come ha dichiarato, riporta il quotidiano il Centro. La moglie Beatrice ha detto: “È andato volutamente nel fiume, da ragazzo era pescatore, amava l’acqua, il verde. È morto tra gli uccelli e la natura che tanto amava”. La donna ha ringraziato chi ha messo in campo impegno e dedizione per tentare di condurre al lieto fine una vicenda conclusasi tragicamente. Questa mattina ci sarà l’autopsia. I funerali di Mario Donati ci saranno domani nella basilica di San Miniato al Monte, a Firenze.

polizia porta napoli
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