L'aquila

Perdonanza 2024, si chiude la Porta Santa: “L’incontro con la Misericordia rigenera le coscienze”

Con la Santa Messa e la chiusura della Porta Santa di Collemaggio si concludono le celebrazioni religiose per la Perdonanza 2024.

L’AQUILA – Con la Santa Messa e la chiusura della Porta Santa di Collemaggio si concludono le celebrazioni religiose per la Perdonanza 2024. S. E. Mons. Antonio D’Angelo: “Prossimi al Giubileo, ci prepariamo celebrando l’Anno della Preghiera e del Perdono”.

Per la prima volta è S. E. Mons. Antonio D’Angelo, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, a chiudere la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, aperta nella serata di ieri dal suo predecessore, il cardinale Giuseppe Petrocchi. Prima la Santa Messa, animata dal Coro Diocesano San Massimo con la direzione del maestro Emanuele Castellano, e quindi la chiusura della Porta Santa con lo stesso Arcivescovo e il sindaco, Pierluigi Biondi, che – ultimato il rito – ha proclamato la chiusura della Perdonanza 2024. Spento anche il braciere con il Fuoco del Morrone, il Corteo della Bolla è ripartito verso la sede municipale di Palazzo Margherita, a Piazza Palazzo. La Bolla del Perdono, esposta da ieri nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, nel frattempo è tornata nel suo abituale alloggio, all’interno del caveau della Banca d’Italia. Al suo posto è stata posizionata una copia del documento con cui Celestino V ha istituito nel 1294 il giubileo che ha anticipato quello del 1300 di Bonifacio VIII. Il provvedimento si è reso necessario alla luce delle indicazioni pervenute stamani da parte della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise che ha rilevato condizioni ambientali non ottimali e la necessità di tradurla nel suo luogo di custodia.

“La celebrazione della Perdonanza che si ripete ogni anno, – ha sottolineato Mons. D’Angelo nella sua omelia – deve aiutarci a vincere la nostra ambiguità, rafforzare le scelte e i valori che portiamo dentro. L’incontro con la Misericordia rigenera e genera la coscienza di ogni persona, accogliendo l’invito di San Paolo ai Corinzi: ‘lasciatevi riconciliare con Dio’. Riconciliare è proprio mettere insieme, ricomporre o comporre una nuova realtà, perché si costruisca una vera sintonia tra le diverse dimensioni della persona umana e la vita relazionale”.
Quindi il richiamo ai prossimi impegni: “Siamo prossimi all’inizio del Giubileo, ci stiamo preparando celebrando ‘l’Anno della Preghiera e del Perdono’, due coordinate fondamentali per il cammino della vita. La fede non è un optional nel corso dell’esistenza ma fuoco che illumina gli eventi della vita per fa entrare nell’eternità, non come tempo, ma come pienezza di vita in comunione con Dio. I nostri due Santi protettori l’hanno capito molto bene, per questo sono stati capaci di sacrificare tutto per rimanere fedeli alla Verità. Non lasciamoci rubare la vita da lucciole che non hanno consistenza, ma lasciamoci illuminare dal sole di Cristo”.

Concluse le celebrazioni religiose, prosegue la festa civile. Domani, spettacolo di chiusura con il grande concerto dei Pooh sul palco del Teatro del Perdono di Collemaggio.

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