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Max Gazzè e l’Orchestra popolare del Saltarello a San Demetrio ne’ Vestini: Quello che la musica può fare

SAN DEMETRIO NE' VESTINI - Serata memorabile con Max Gazzè e l'Orchestra popolare del Saltarello. La grande musica italiana incontra la tradizione abruzzese, lo spettacolo è assicurato.

SAN DEMETRIO NE' VESTINI - Serata memorabile con Max Gazzè e l'Orchestra popolare del Saltarello. La grande musica italiana incontra la tradizione abruzzese, lo spettacolo è assicurato.

"Si può fare!" canta Max Gazzè ne "Il farmacista", citando il Frankenstein (Junior) di Mel Brooks, e in effetti si può dire che l'esperimento è perfettamente riuscito. Il cantante romano, in "formazione" con l'Orchestra popolare del Saltarello diretta dal maestro Danilo Di Paolonicola, davanti a tantissimi spettatori, ha realizzato il "miracolo", "quello che la musica può fare". Dopo i saluti istituzionali dell'assessore regionale Roberto Santangelo e del sindaco Antonio Di Bartolomeo, che hanno sottolineato le peculiarità del Festival della Transumanza, - nato da un'intuizione del compianto Pierluigi Imperiale - nell'ambito del quale si è svolto lo spettacolo, Stefano Bernardi, nelle vesti di vocalist, ha presentato la potente introduzione a forti tinte abruzzesi dell'Orchestra popolare del Saltarello, un ritmo contagioso che ha accolto l'ingresso di Max Gazzè. Così l'assessore Santangelo: "Il Festival della Transumanza richiama le antiche tradizioni abruzzesi e mira a favorire la conoscenza del patrimonio culturale, custodito negli antichi borghi del nostro territorio, con eventi che sostengono il rilancio dei comuni delle aree interne.
Il Comune di San Demetrio, già da molti anni attivo nella rievocazione della transumanza, e la Giunta Regionale hanno voluto valorizzare ancora di più la manifestazione con uno spettacolo straordinario di Max Gazzè insieme all’Orchestra popolare del Saltarello, offrendo alla comunità locale, e soprattutto ai giovani, una serata d’eccezione". 

Se qualcuno si aspettava "solo" un mix tra le canzoni del cantante, bassista e attore romano con le sonorità del Saltarello si è dovuto subito ricredere. La felice unione tra le due realtà artistiche ha portato un pubblico delle grandi occasioni in giro per il mondo, trasformando il Saltarello in linguaggio universale che ha attraversato molti generi musicali. Dalle atmosfere popolari a quelle più "jazzeggianti", fino a una "Cara Valentina" dalle sfumature reggae, il palco di San Demetrio ne' Vestini a un certo punto sembrava un vicolo del Queens, con una battle free style in puro rap tra lo spumeggiante Alpha Sall e la bravissima Alessandra Ventura, che rispondeva colpo su colpo... ma in abruzzese. Ma forse il punto più alto si è toccato quando Max Gazzè ha imbracciato il suo adorato basso. Lì è cominciata una jam session "continuata" che ha coinvolto tutti i bravissimi musicisti. Da segnalare, tra gli altri, il "dialogo" tra la fisarmonica del maestro Di Paolonicola e il basso di Gazzè.

Insomma, a San Demetrio ne' Vestini è stata una serata magica che ha saputo regalare emozioni musicali di altissimo livello. Tradizione e innovazione, identità e apertura al mondo, ritmi popolari e grande raffinatezza, Max Gazzé e l'Orchestra popolare del Saltarello hanno dimostrato che "Si può fare!".

Un'ultima annotazione: spazi adeguati, parcheggi comodi, servizi efficienti. In poche parole: organizzazione all'altezza di un evento straordinario.

 

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