10 mesi di reclusione e pena sospesa, più il pagamento delle spese processuali: condannata una donna accusata di omicidio stradale con rito abbreviato. Per l’accusa – smentita poi in sede di processo – la signora stava usando il cellulare mentre era alla guida. Una distrazione risultata fatale per un motociclista, un noto tabaccaio di Raiano, travolto e ucciso dalla stessa mentre si trovava in sella alla sua moto.
L’incidente stradale mortale è avvenuto il 25 luglio 2022, tra Corfinio e Vittorito. L’uomo, molto noto nella zona, era deceduto a seguito delle ferite riportate e dei numerosi traumi, nonostante la corsa in eliambulanza all’ospedale dell’Aquila.
Stando alla ricostruzione effettuata dai Carabinieri, la donna si trovava alla guida direzione Vittorito: al bivio non si sarebbe accorta del motociclista che transitava nella stessa direzione. La Procura aveva contestato alla 42 enne la colpa consistita nel “non aver ceduto la precedenza al sopraggiungere del motociclo e nell’aver iniziato una manovra di svolta a sinistra senza accertarsi che la stessa poteva essere effettuata in sicurezza”. Sempre secondo l’accusa la donna era al telefono durante la guida, ma questa circostanza è stata smentita durante il processo dal difensore, l’avvocato Gianluca Museo, del foro dell’Aquila.
Il legale ha chiarito che la sua assistita non aveva il telefono, cosa poi confermata anche dalla perizia cinematica disposta dalla Procura che aveva accertato un concorso di colpa con la vittima.
Travolse e uccise un motociclista, indagata una donna per omicidio stradale
