Magnotta Day, quasi 40 anni dall’esilarante scherzo della lavatrice

16 settembre 2024 | 13:17
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Magnotta Day, quasi 40 anni dall’esilarante scherzo della lavatrice

Oggi, 16 settembre, è il Mario Magnotta day. Lo scherzo della lavatrice, nato in un negozio di antiquariato aquilano, continua a far ridere. Il ricordo dell’autore Maurizio Videtta, “Bullò”.

Come ogni anno, oggi, 16 settembre non può che essere celebrato come il Magnotta Day: l’ex bidello aquilano vittima di uno scherzo telefonico passato alla storia. Il primo di altri scherzi che hanno fatto ridere generazioni e generazioni di aquilani.

MAGNOTTA DAY – Mario Magnotta, un nome una leggenda.
L’ex bidello aquilano aveva comprato un’ormai famosissima lavatrice San Giorgio qualche anno prima. “Mario è il bidello dello scherzo più famoso d’Italia. Pensate che dopo 40 anni c’è gente che, da ogni parte d’Italia, viene qui a L’Aquila per ripercorrere le tappe legate allo scherzo di Magnotta e alla sua figura, cara a molti”, sottolinea Maurizio Videtta, Bullò, titolare del ristorante Antiche Mura a L’Aquila e artefice dello scherzo della lavatrice. Mai avrebbe pensato, 40 anni fa, che quella registrazione su cassetta sarebbe passata alla storia, finendo per conquistare migliaia e migliaia di visualizzazioni su Youtube e finendo per essere, ancora oggi, ricondivisa sui social da moltissime persone.
“Tra coloro che arrivano in città per ricordare Magnotta, c’è chi ha piacere di andare a salutare Mario al cimitero, chi si reca invece nel luogo in cui nacque lo scherzo…insomma uno scherzo che ancora funziona e che continua a far ridere. E pensare che nacque su una cassetta Stereo 4 che, a quei tempi, veniva passata di mano in mano”.

In quel periodo Mario Magnotta, di professione bidello, aveva un secondo lavoro: aiutava nelle consegne Lello Panarelli. “Lì nacque il tutto, nel negozio di antiquariato che avevamo in centro storico, in via Sassa, e che crollò con il sisma del 2009”. 
“Pur essendo stato studente di Ragioneria – continua Bullò – non sapevo Mario si fosse separato. Lo abbiamo saputo, tra amici, proprio tramite Lello, il quale ci disse che Magnotta cercava questa lavatrice. Da qui pensammo allo scherzo, diventato poi famosissimo”.

Sua moglie aveva portato via dalla loro abitazione, infatti, proprio la lavatrice e Magnotta stava cercando di riaverla indietro o di acquistarne una uguale. Così ci fu la chiamata in cui Videtta eun altro ex allievo, De Dominicis, finsero di essere due impiegati della ditta San Giorgio e iniziarono a parlargli di un contratto pieno di clausole assurde, da lui sottoscritto al momento dell’acquisto dell’elettrodomestico. Contratto che, naturalmente, non esisteva. Insomma, uno scherzo che continuò con diverse chiamate, dando vita a scenette esilaranti, con la pazienza di Magnotta che andava via via esaurendosi.
Quasi 40 anni dopo se ne ride ancora: quegli scherzi furono registrati su nastro dai due e finirono per essere ascoltati da mezza Italia, rendendo Mario Magnotta un personaggio noto, con i suoi intercalari in dialetto aquilano, e finendo per essere perfino invitato in alcuni salotti tv. Dopo lo scherzo della lavatrice, il bidello fu vittima di altri scherzi telefonici, sempre ad opera degli ex studenti De Dominicis e Videtta.

Nell’aprile 2012 si è aperta una petizione inviata all’allora sindaco dell’Aquila – oltre a numerose richieste arrivate tramite il web negli anni – per far intitolare una strada a Mario Magnotta. Nel 2017, invece, è stato pubblicato il fumetto Magnotta Wars – Il lato abruzzese della forza, il cui protagonista è un immaginario “pronipote” del Magnotta, che lavora come bidello sulla stazione spaziale Eagle nel 2992.

Buon Magnotta day: riproponiamo una parte dello scherzo più famoso.