Crollo San Pio delle Camere, due rinvii a giudizio

18 settembre 2024 | 10:35
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Crollo San Pio delle Camere, due rinvii a giudizio

Il 13 marzo 2021 il crollo a San Pio delle Camere nell’ambito di un intervento di ristrutturazione post – sisma con la morte di due operai. Arrivano due rinvii a giudizio e due patteggiamenti

Crollo San Pio delle Camere del 13 marzo 2021, due rinvii a giudizio e due patteggiamenti per la morte di due operai in un aggregato durante lavori di ristrutturazione post sisma 2009.

A processo a marzo 2025 andranno il geometra Giuseppe Silvestri (committente dei lavori) e Alessandro Bartocci (progettista e coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione). Hanno patteggiato rispettivamente due anni e un anno e nove mesi di reclusione Marcello Aloisio, titolare dell’impresa edile, e Andrea D’Amico, coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

La decisione del gip, scrive Il Messaggero, arriva in seguito alla consulenza del professor Donato Abruzzese, nominato dal pm Marco Maria Cellini. Vi si legge che “si trovavano a lavorare senza essere sufficientemente informati sulle condizioni dell’edificio, senza dispositivi di protezione personale, senza una direttiva chiara su come procedere e soprattutto senza puntellature“.

Nel crollo del marzo 2021 morirono Dzevdet Uzeiri, 61enne macedone, ma da anni in Italia e residente a Castelnuovo di San Pio delle Camere, e Cristian Susanu, 42 anni, originario della Romania e residente a Roio. I due operai erano impegnati nel risanamento di un vecchio edificio nel centro storico del piccolo borgo, gravemente lesionato dal sisma del 2009. Improvvisamente, il solaio, un muro perimetrale e parte del tetto, sono crollati. Furono difficili i soccorsi dei Vigili del Fuoco: lavorarono sotto le macerie per ore in un ambiente stretto e angusto, con il rischio di crolli del resto di fabbricato ormai pericolosamente instabile. Il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco, formato da oltre quaranta uomini pervenuti dalla sede centrale di L’Aquila e dalle sedi di Sulmona, Popoli, Chieti, intervenne tempestivamente con i nuclei speciali dei GOS (Gruppi Operativi Speciali Movimento Terra) e USAR (Urban Search And Rescue), questi ultimi giunti dalla regione Lazio, personale formato per il soccorso in macerie.

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