Attualita'

Concorso PNRR, mobilitazione nazionale dei docenti esclusi

I docenti esclusi dal concorso PNRR 2023/2024 si mobilitano. Manifestazioni a Roma, Milano, Firenze, Bari e Napoli.

I docenti esclusi dal concorso PNRR 2023/2024 si mobilitano. Manifestazioni a Roma, Milano, Firenze, Bari e Napoli.

Il 27 settembre 2024, i docenti, educatori e formatori esclusi dal Concorso PNRR 2023/24 si mobiliteranno per denunciare una situazione di precarietà lavorativa che, nonostante il superamento delle selezioni concorsuali, li tiene lontani dalla stabilità professionale. La mobilitazione è organizzata per le ore 16:00 in quattro piazze italiane: Roma, Milano, Firenze Bari e Napoli, davanti agli uffici scolastici regionali.
Obiettivi della mobilitazione: “L’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a richiedere al governo e alle istituzioni di intervenire su una serie di tematiche urgenti, tra cui: Stabilità lavorativa: i docenti chiedono una stabilizzazione immediata per porre fine alla precarietà e all’incertezza che stanno vivendo. Trasparenza nelle graduatorie di merito: pubblicazione di graduatorie che rispettino i principi di equità e chiarezza, di merito e ad esaurimento, garantendo l’idoneità acquisita con il superamento delle prove concorsuali. Un sistema equo: chiedono la fine di meccanismi opachi e di sfruttamento che vedono i lavoratori del settore pubblico come numeri in graduatorie confuse o come profitto per enti privati e università telematiche. I docenti esclusi dal PNRR chiedono il riconoscimento delle loro competenze, dell’idoneità, e l’avvio di un percorso di stabilizzazione, senza la necessità di ripetere concorsi già superati, e ribadiscono la volontà di aprire un dialogo, una collaborazione con i sindacati e le istituzioni per porre fine al precariato. Siamo soddisfatti per le posizioni espresse a nostro favore dai sindacati che chiedono giustizia per la nostra condizione che ci vede ridotti ad una vera e propria situazione di marginalità sociale”.

Un grido di giustizia: “La mobilitazione si fa portavoce di una comunità di oltre 12mila firmatari che hanno aderito alla richiesta di stabilità lavorativa e di trasparenza. I docenti invitano tutte le persone interessate alla tutela della scuola pubblica a unirsi alla protesta, nella convinzione che solo con una forte unione si potranno ottenere i cambiamenti necessari per migliorare il futuro dell’istruzione in Italia. Facciamo un appello alla partecipazione dei genitori, che spesso non conoscono la reale situazione e verità che si cela dietro ai cambi improvvisi degli insegnanti, rinunciando così, a sfavore per gli studenti, alla continuità didattica; un appello agli studenti, affinché possano prendere spazio e parola, direttamente coinvolti in questo vero disastro che vede la scuola sempre marginale rispetto alla spesa pubblica e alle priorità dell’agenda dei governo; agli idonei 2020 che prima di noi aspettano di entrare in ruolo, vittime dello stesso precariato che attanaglia e minaccia il futuro dell’intera categoria”.

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