Regione Abruzzo, contributi per Centri antiviolenza e Case rifugio: come fare domanda

Contributi della Regione Abruzzo per contrastare la violenza sulle donne: risorse per sostenere Centri antiviolenza e case rifugio.
Contributi della Regione Abruzzo per contrastare la violenza sulle donne: risorse per sostenere Centri antiviolenza e case rifugio.
“I fatti di cronaca ai quali assistiamo, in cui donne anche giovanissime perdono la vita, ci obbligano a mettere in atto delle strategie davvero efficaci per contrastare la violenza di genere e a sostenere coloro che la subiscono. Secondo quanto sancito dalla Convenzione di Istanbul nel 2011, recepita dall’Italia con la legge 77 del 2013, la violenza sulle donne è riconosciuta come forma di discriminazione e di violazione dei diritti umani ed è doveroso agire a protezione delle vittime”.
Con queste parole Roberto Santangelo, assessore alle Politiche sociali, interviene in merito alla pubblicazione dell’avviso dedicato al sostegno dei Centri antiviolenza (CAV) e delle Case rifugio (CR). “La Regione Abruzzo intende offrire un supporto economico per garantire l’attività dei CAV e delle CR affinché nessuna donna vittima di violenza sia lasciata sola. Enti pubblici, enti locali, associazioni e organizzazioni, con sede operativa nella Regione Abruzzo e operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, potranno presentare istanza on line di contributo entro il 30 settembre 2024 all’indirizzo sportello.regione.abruzzo.it”.
Solo qualche giorno fa era arrivata la notizia che la proposta abruzzese “Dea Montagna” dell’associazione La Diosa è stata selezionata da ActoinAidnell’ambito del progetto EU “NORA against GBV”, che si propone di contribuire alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia attraverso il sostegno, il potenziamento e lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello nazionale, regionale e locale. Dea Montagna è il primo progetto fra quelli selezionati, avrà durata di 12 mesi, e ha un duplice scopo: quello di creare una rete di case rifugio di emergenza sul territorio della Valle Subequana, in cui le donne in fuga da situazioni domestiche abusanti possano sostare, e quello di sostenere le donne che stanno uscendo da percorsi di violenza, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro. Dea Montagna è rivolto non solo a donne abruzzesi, ma anche provenienti dalle altre regioni.