Hadi Zaiter è lo studente libanese di UnivAq morto sotto i bombardamenti israeliani in Libano

25 settembre 2024 | 21:44
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Hadi Zaiter è lo studente libanese di UnivAq morto sotto i bombardamenti israeliani in Libano

Lo studente dell’Università dell’Aquila morto sotto i bombardamenti israeliani in Libano è il 25enne Hadi Zaiter

Si chiamava Hadi Zaiter, aveva 25 anni e a L’Aquila studiava ingegneria. È morto nel raid israeliano in Libano.

Nel raid è rimasta uccisa anche parte della sua famiglia. Studente dell’Università dell’Aquila, Hadi Zaiter doveva rientrare a L’Aquila a giorni.

“Il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, esprime, a nome di tutto l’Ateneo, sentimenti di sgomento e di profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Hadi Zaiter, studente UnivAQ morto nei bombardamenti della città libanese di Baalbek, nell’est del Paese, nell’ambito dell’intensificarsi degli scontri tra Israele e Hezbollah.
Hadi aveva 25 anni ed era un nostro studente internazionale, iscritto al secondo anno della laurea magistrale in ingegneria civile. Era andato in Libano alla fine del secondo semestre per fare visita alla famiglia e sarebbe dovuto tornare all’Aquila tra qualche giorno per la ripresa delle lezioni. Era un ragazzo ben voluto da tutti, che si era ambientato molto bene sia nella nostra comunità accademica e studentesca che in città. Hadi è deceduto a casa sua, e con lui sono morti anche la madre, il padre e due dei suoi tre fratelli.
Mentre piangiamo la sua morte, come Ateneo ci uniamo agli appelli della comunità internazionale affinché cessino immediatamente, in Medio Oriente, tutte le operazioni militari e si torni il prima possibile a percorrere la via del dialogo e delle soluzioni diplomatiche.
Al fratello di Hadi, Ahmed, unico membro superstite della famiglia, giungano le nostre più profonde e sincere condoglianze”
Hadi Zaiter

Il cordoglio del sindaco Pierluigi Biondi: “Sono profondamente dispiaciuto per la tragica morte dello studente libanese iscritto alla facoltà di ingegneria dell’ateneo aquilano, vittima del conflitto che si sta consumando in Medio Oriente, insieme ai suoi familiari. Altrettanto lo sono per la comunità di Baalbek, gemellata con L’Aquila, che abbiamo avuto l’onore di ospitare, ormai qualche anno fa, in occasione della Perdonanza. La perdita di giovani vite innocenti ci lascia sgomenti. L’auspicio è che il fuoco cessi. Il drammatico scenario geopolitico che si va delineando impone alle istituzioni mondiali tutte di continuare a operare affinché ciascuno faccia un passo indietro”.

Hadi Zaiter è lo studente libanese di UnivAq morto sotto i bombardamenti israeliani in Libano

1600 sono i raid compiuti dall’esercito israeliano in Libano nelle ultime 24 ore.Almeno 558 il numero dei morti in Libano, 50 minori. Allestiti rifugi per 26mila persone. La compagnia aerea italiana ITA ha annunciato che cancellerà i suoi voli da e per l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv fino al 27 settembre. Lo scrive il sito israeliano ‘Ynetnews’. La compagnia aerea nazionale lettone Air Baltic ha annunciato che sospenderà tutti i voli da e per Israele fino al 14 ottobre a causa della situazione di sicurezza in corso. Undici persone sono state uccise in un raid aereo israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha dichiarato la Difesa civile palestinese. Lo riporta Al Jazeera. Il portavoce Mahmoud Bassal ha dichiarato che altre tre persone sono state uccise in un bombardamento israeliano in un’area a ovest del campo profughi. E mentre i vertici dell’esercito di Tel Aviv preparano i soldati all’invasione di terra, il premier Benjamin Netanyahu ha dato il via libera ai colloqui con gli Usa per un cessate il fuoco temporaneo nel Paese: Washington, però, non parla direttamente con Hezbollah, quindi i contatti saranno indiretti attraverso i governo libanese, francese e di altri Paesi europei. Proprio gli Stati Uniti manifestano particolare preoccupazione per un allargamento del conflitto

Il cordoglio del PD L’Aquila: Siamo profondamente addolorati e turbati dalla tragica morte dello studente libanese iscritto alla facoltà di ingegneria dell’Università degli studi dell’Aquila, vittima della violenza che sta insanguinando il Medio Oriente. Non è accettabile continuare ad assistere inermi a quello che sta accadendo da troppo tempo a Gaza e, in questi ultimi giorni, in Libano. Ogni giorno, decine e decine di vittime innocenti interrogano la nostra coscienza. Sono numeri da genocidio.

L’Europa e la comunità internazionale devono assumere immediatamente una iniziativa per fermare Nethanyahu e il suo governo di estremisti, e per raggiungere il cessate il fuoco.
L’Aquila oggi è stata colpita al cuore: venerdì, in tutte le scuole della città, si osservi un minuto di silenzio per il nostro fratello ucciso e per la sua famiglia.