Messa in sicurezza acquifero Gran Sasso, Biondi: Polemiche ridicole

Messa in sicurezza acquifero Gran Sasso, a breve scatterà il senso unico alternato nel Traforo. Biondi dopo la riunione in Prefettura: “La polemica è sciacallaggio politico su un intervento necessario”
Messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso, a breve scatterà il senso unico alternato nel Traforo per consentire i lavori. Il sindaco Biondi risponde alle polemiche: “Davvero qualcuno pensa che il bacino acquifero possa mettersi in sicurezza, per virtù dello spirito santo, con il Traforo sempre aperto? Si cerca di risolvere definitivamente problemi irrisolti”.
Partiranno il prossimo 14 ottobre e dureranno dai 45 ai 60 giorni i lavori che interesseranno il Traforo del Gran Sasso, per la messa in sicurezza dell’acquifero. Il sindaco dell’Aquila, Biondi: “I lavori di messa in sicurezza del sistema acquifero del Gran Sasso, che interessa conseguentemente anche il traforo, sono previsti da anni. Solo i demagoghi vanno in piazza a reclamare per l’acqua sicura e poi protestano quando qualcuno finalmente si adopera per iniziare i lavori dopo decenni di chiacchiere. Oppure c’è chi pensa davvero che il bacino acquifero del Gran Sasso possa mettersi in sicurezza, per virtù dello spirito Santo, con il traforo sempre aperto e percorribile in entrambi i sensi? Sono rammaricato per i cittadini pendolari che dovranno affrontare gli inevitabili rallentamenti dovuti agli interventi sull’autostrada A24, ma è bene ricordare che l’intervento sull’infrastruttura è necessario a garantire il corretto funzionamento della circolazione idrica all’interno della nostra montagna. La polemica del Partito democratico locale, pertanto, appare ridicola e volutamente disfattista nei confronti di un territorio che, passo dopo passo, sta cercando di risolvere definitivamente i problemi irrisolti della collettività, come, in questo caso, dai primi anni del 2000”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi,a margine della riunione che si è svolta stamane in Prefettura,alla presenza del Commissario straordinario del sistema idrico del Gran Sasso, della direzione generale d’esercizio della società Strada dei Parchi, del direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, delle Forze dell’ordine e di Protezione Civile, del servizio emergenze 118 della Asl1.
“È ridicolo parlare di isolamento di un territorio, proprio nella fase storica in cui quelle che negli ultimi vent’anni sono state solo delle suggestioni iniziano ad avere delle solide basi su cui ragionare, come nel caso, ad esempio, del collegamento ferroviario con Roma per il quale, voglio ricordare, è già stato superato il primo scoglio rappresentato dal rapporto tra costi e benefici nell’ambito delle analisi di fattibilità – prosegue il sindaco -. Senza dimenticare che almeno una parte dei ritardi nella messa in sicurezza del traforo è da imputare alle scelte del governo Draghi, di cui il Pd faceva parte, che aveva rescisso la concessione rimettendo nelle mani dello Stato, con gli esiti che tutti conosciamo”.
“Siamo oramai abituati agli sciacallaggi politici – come non ricordare quello di alcuni esponenti del centrosinistra locale davanti a un supermercato quando ci fu il sospetto, poi rientrato, di contaminazione di toluene nell’acqua del Gran Sasso – ma, come sempre abbiamo fatto, preferiamo guardare avanti con serenità e con l’impegno e la coerenza per risolvere questioni meno o, come questa, più grandi per il bene della comunità”, aggiunge Biondi.