Tornano influenza e virus respiratori, previsti più casi dello scorso anno

Sta per aprirsi la stagione dell’influenza e dei virtus respiratori. Gli esperti: “È opportuno che over 60, ospiti delle Rsa e persone con patologie si proteggano facendo il vaccino”.
Sta per aprirsi la stagione dell’influenza e dei virtus respiratori. Gli esperti: “È opportuno che gli over 60, gli ospiti delle Rsa e le persone con patologie si proteggano facendo il vaccino”.
L’autunno è arrivato e con il caldo che inizia a lasciar spazio alle prime giornate fresche, torna il rischio di andare incontro all’influenza stagionale, soprattutto tra i banchi di scuola, dopo la ripresa delle lezioni. Tra raffreddori, mal di gola tosse e qualche linea di febbre da tenere a bada con i medicinali. Per questo, tornano puntuali le raccomandazioni degli esperti che consigliano, soprattutto a determinate categorie della popolazione, di ricorrere alla vaccinazione. “Dove già c’è stata l’influenza, nell’altro emisfero, Australia, Sud Africa e alcuni Paesi dell’America Latina, si è dimostrata più diffusiva: dunque può produrre ospedalizzazioni, il dato che dobbiamo tenere maggiormente sotto controllo”, evidenzia il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute,Francesco Vaia, ospite di TgCom24. “In questo momento, comunque, non servono messaggi ingiustificati. Da sempre affermiamo che tutto quello che accade nel mondo globalizzato ci interessa. Per cui ci predisponiamo all’arrivo di questa influenza nel prossimo inverno che non deve spaventarci, ma dobbiamo predisporci. Sul versante della sanità pubblica abbiamo già emanato una circolare, che rafforzeremo nei prossimi giorni, ed è opportuno che le persone over 60, chi è ospite di Rsa, le persone immunocompromesse e chi ha patologie croniche degenerative, comprese le persone che supportano questi pazienti, si proteggano”. A tutti questi soggetti, quindi, si consiglia e raccomanda la vaccinazione. “Da ottobre in poi è il tempo giusto per immunizzarsi”, aggiunge Vaia riferendosi proprio alla prossima campagna vaccinale antinfluenzale.

Del resto le previsioni non sono delle migliori. “La prossima stagione influenzale vedrà una piccola fiammata di Covid e una presenza vivace di influenzache circolerà molto”. Dopo un’annata che ha registrato oltre 14 milioni di casi influenzali e parainfluenzali, i virus respiratori sono già dietro l’angolo. E alcuni segnali mettono in luce l’arrivo di un inverno intenso: probabilmente più pesante dell’anno scorso. Lo ha spiegato a Fanpage Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio e virologo all’Università degli studi di Milano.
Tra i fattori che incideranno di più, naturalmente, il meteo e il rientro a scuola. “Durante le vacanze natalizie ci sarà l’incidenza maggiore. Anche se non è mai precisa la partenza della stagione influenzale, solitamente inizia ad autunno e si attesta a inizio primavera, sebbene quest’anno ci sia stato un codone con alcuni casi anche durante l’estate. La presenza del Covid e gli sbalzi termici hanno rafforzato la durata”.
Insomma, è ancora il tempo delle previsioni: basterà armarsi, senza allarmismi, di pazienza e un po’ di accortezza per cercare di sfuggire all’influenza.