Chirurgia San Salvatore, il professor Fabio Vistoli: “Stiamo riducendo le liste d’attesa”

L’AQUILA – La chirurgia tra robotica e trapianti, l’intervista al professor Fabio Vistoli, Direttore UOC Chirurgia Universitaria e dei Trapianti.
L’AQUILA – La chirurgia tra robotica e trapianti, l’intervista al professor Fabio Vistoli, Direttore UOC Chirurgia Universitaria e UOC Chirurgia dei Trapianti dell’ospedale San Salvatore.
“La chirurgia generale all’Aquila è in buona salute, nel corso dell’ultimo anno nel quale mi sono insediato ha sviluppato un’attività che è aumentata, sia dal punto di vista del volume che della qualità”. Così il professor Fabio Vistoli, Direttore UOC Chirurgia Universitaria e UOC Chirurgia dei Trapianti dell’ospedale San Salvatore nell’intervista al Capoluogo d’Abruzzo. “Le liste di attesa – spiega il professor Vistoli – fortunatamente si stanno riducendo, grazie a una maggiore disponibilità che abbiamo avuto da parte di tutto il personale che ruota intorno al blocco operatorio, in primis dagli anestesisti, ma soprattutto dal personale del comparto, infermieri, OOSS e altre figure professionali che consentono l’attività operatoria. Quindi di fatto numeri aumentati, come la qualità della chirurgia, nel senso che si sta sviluppando sempre di più la chirurgia oncologica e anche la bariatrica, attività già presente qui prima del mio arrivo e che ha avuto uno sviluppo grazie anche con l’introduzione delle tecniche robot-assistite, in particolare da dicembre dell’anno scorso”.
Ma questa tecnologia come aiuta il chirurgo a operare? “Intanto – spiega il professor Vistoli – sgombriamo il campo dagli equivoci sul termine robot, che fa pensare a una macchina che in autonomia compia delle azioni non vincolate necessariamente alla presenza dell’uomo, per le quali lo stesso faccia solo da controllore. In realtà in chirurgia il robot non è questo, ma è un telemanipolatore, più simile all’effetto che può avere un esoscheletro; quindi il robot in chirurgia consente di fare manovre nel molto stretto e nel molto piccolo, grazie all’ausilio di strumenti che sono però guidati direttamente dalla mano dell’uomo che agisce su una consolle distante qualche metro dal tavolo operatorio. Oltre ad aumentare la destrezza, con la capacità di muoversi in spazi ridottissimi ed eseguire manovre delicatissime, potenzia anche l’acuità visiva, aumentando il campo visivo”.
E buone notizie anche sul fronte trapianti, “attività anch’essa che si è sviluppata, abbiamo aumentato il numero trapianti da donatore deceduto – si tratta di trapianti di rene – ma abbiamo sviluppato anche una buona attività di trapianto da donatore vivente, con numeri già superiori a quelli di tutto il 2023. Anche qui numeri che sono aumentati e anche le tipologie di trapianto che sono in evoluzione e che lo saranno ancora di più nei prossimi mesi. C’è un vecchio adagio che dice che senza donazione non ci sono trapianti ed è così. I numeri in aumento sono figli di una crescita di disponibilità alla donazione dei cittadini abruzzesi, disponibilità che deve comunque continuare ad aumentare, perché nonostante questi miglioramenti, complessivamente le donazioni non sono ancora sufficienti a rispondere a tutte le esigenze dei pazienti in lista”.
L’intervista integrale
