Roberto Verdecchia vs Enzo di Natale, chi sarà il prossimo candidato dem a sindaco di Avezzano?

Il cantiere della candidatura di Verdecchia a sindaco di Avezzano è aperto, Berardinetti main sponsor. L’ipotesi Di Natale non è tramontata. Scontro dem
Roberto Verdecchia in campo da candidato sindaco del centrosinistra ad Avezzano. Lui al Capoluogo, commentando i rumors e il lavoro di chi già si spende in suo favore, si dichiara disponibile: “Non è una prospettiva da escludere. Io sono sempre disponibile al dialogo verso tutto e verso tutti”.
C’è infatti già una parte del Partito Democratico che lo sostiene, in testa il sindaco di Sante Marie e presidente di Uncem Abruzzo, già consigliere regionale e candidato alle scorse elezioni regionali, Lorenzo Berardinetti, che dichiara al Capoluogo: “Roberto Verdecchia sarebbe l’unica persona in grado di fare il sindaco, come lo era alle ultime elezioni quando, invece che su di lui, alla fine si confluì sul candidato Mario Babbo, scelta infelice, visto che Babbo alla fine è entrato in Forza Italia”.
La candidatura dell’avvocato Verdecchia a sindaco di Avezzano è ancora tutta da costruire, ma il cantiere è stato avviato. Verdecchia contro Di Natale, un dualismo che ricalca la spaccatura dei dem in provincia, dopo il misero risultato alle elezioni regionali dello scorso anno. Roberto Verdecchia ha dalla sua un buon inserimento nella rete dell’associazionismo; utili rapporti a destra, forieri di potenziali consensi e l’esperienza amministrativa, che lo ha visto assessore in questa consiliatura con il sindaco Giovanni Di Pangrazio. La successiva estromissione dalla Giunta, che l’avrebbe lasciato con l’amaro in bocca, lo porta a essere un candidato sindaco particolarmente motivato a battagliare con un possibile Di Pangrazio ter in campagna elettorale. La scadenza della legislatura è nell’autunno dell’anno prossimo, ma le elezioni potrebbero slittare, con tutta probabilità, nella primavera 2026. Verdecchia fu vicino a essere candidato del Pd già alle elezioni del 2020, ma alla fine si puntò su Mario Babbo, lo stesso Mario Babbo entrato da qualche giorno in Forza Italia, ma Avezzano ci ha abituato da anni a questi cambi di casacca da sinistra a destra e viceversa.
Tempo ce n’è, ma i movimenti già da adesso nella politica di Avezzano non mancano. A destra, dove tiene banco la contesa in Fratelli d’Italia tra chi, con a capo l’assessore regionale Mario Quaglieri, vedrebbe bene un appoggio alla ricandidatura di Di Pangrazio e chi invece, in testa il capogruppo in Regione Massimo Verrecchia, si spende per sfidarlo e batterlo con una coalizione di centrodestra. A sinistra si lavora più sottotraccia. La posizione ufficiale del Partito Democratico locale rimane quella di una concentrazione esclusiva sul perimetro della coalizione di centrosinistra che andrà al voto, che dovrà essere nelle intenzioni del Pd larga e inclusiva, nonostante le fragilità del campo largo di cui si legge nella politica nazionale. Al candidato sindaco si penserà, è la frase di rito, in una fase successiva. La stessa posizione già espressa a seguito delle voci che accreditavano Enzo Di Natale, attuale sindaco di Aielli nonché candidato alle scorse regionali, come candidato sindaco di Avezzano. Ma attenzione, perché il nome di Di Natale è tutt’altro che sceso dalla giostra. Lui stesso non avrebbe rinunciato alla prospettiva di correre da primo cittadino, forte anche di una buona performance alle ultime regionali, quando si è piazzato secondo nella lista del Pd, alle spalle dell’unico eletto dem, Pierpaolo Pietrucci. Allora si puntava, dicono le indiscrezioni, a farlo approdare in Consiglio regionale e poi schierarlo ad Avezzano da candidato sindaco. Questo avrebbe permesso a Di Natale di svolgere la campagna elettorale da consigliere regionale e forte di due anni di presenza all’Emiciclo, e quindi di relazioni e consensi consolidati. Il disegno includeva, una volta eletto Di Natale a sindaco di Avezzano, l’entrata in Consiglio regionale della terza in lista, Rita Innocenzi. A questo progetto sono mancati i voti per far scattare il secondo seggio del Pd nella provincia dell’Aquila, una circostanza che sarebbe ancora motivo di discussione tra i candidati non eletti, come l’opportunità, che non si è concretizzata, di candidare Berardinetti in una lista civica.
