Ferrovia del Centro Italia, il cuore batte sui binari: il Fai valorizza la stazione di Molina – Castelvecchio

Alla scoperta della stazione di Molina – Castelvecchio Subequo: siamo sulla Ferrovia del Centro Italia, luogo del cuore Fai.
Prosegue la valorizzazione della storia delle stazioni della Ferrovia del Centro Italia, il tratto che sui binari collega Terni a Sulmona passando per L’Aquila.
Durante una cerimonia che si terrà nel mese di ottobre verrà scoperto un pannello informativo presso la stazione di Molina – Castelvecchio Subequo, nel cuore della valle Subequana. Fu inaugurata nel 1875 ed è da sempre stata uno snodo cruciale di collegamento fra la Valle Peligna e L’Aquila nell’ambito della Ferrovia del Centro Italia.

Questa tratta ferroviaria è stata proclamata luogo del cuore da 8560 persone che lo hanno votato nell’11’ edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, promosso dal Fai – Fondo per l’ambiente italiano. Il Fondo sta contribuendo con 5.000 euro alla valorizzazione della Ferrovia del Centro Italia, attraverso un progetto sostenuto in collaborazione con Intesa San Paolo che prevede l’apposizione di pannelli didattici all’interno di 16 stazioni (fra Abruzzo, Lazio e Umbria) con l’obiettivo di fornire ai visitatori informazioni sul territorio circostante creando un’esperienza di viaggio più coinvolgente e arricchente. Ogni pannello racconterà le peculiarità di ciascun borgo e sarà dotato di un qr-code che consentirà ai visitatori di accedere a una landing page dedicata con suggerimenti di itinerari e opportunità per scoprire luoghi poco conosciuti.
Ferrovia del Centro Italia: 140 anni di vita, tre regioni attraversate
Quasi a rappresentare la cintura del nostro Paese, la Ferrovia si snoda tra tre regioni (Umbria, Lazio e Abruzzo) e percorre oltre 163 chilometri, raggiungendo il suo punto più alto in corrispondenza di Sella di Corno (989 metri), che è anche quello con maggior pendenza dell’intera rete ferroviaria a scartamento ridotto. Inaugurata il 28 ottobre 1883, nei suoi quasi 140 anni di vita la ferrovia è stata essenziale per gli spostamenti dei pendolari, anche se nella seconda metà del Novecento, con lo sviluppo del trasporto su strada, ha perso la sua funzione di struttura strategica nei viaggi interregionali.

Ma la ferrovia è anche un modo per riscoprire, in maniera dolce e lenta, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Provenendo da Sulmona, per arrivare alla stazione – che insiste sul territorio di Molina Aterno – si attraversano le Gole di San Venanzio: fra due alte pareti di roccia, accompagnati dal fiume Aterno, il treno si arrampica fino ad offrire scenari mozzafiato. Proseguendo in direzione L’Aquila, sempre accompagnati dal fiume, si percorrono chilometri fra campi e vallate, paesi dal sapore antico e aziende agricole. Un vero e proprio luogo del cuore, come sancito da oltre 8mila persone nel sondaggio Fai
Il successo in fase di censimento è stato raggiunto grazie ai voti raccolti dal comitato “Ferrovia del Centro Italia” che ha coinvolto il Rotary Club di Rieti e l’Associazione Giovani Riattivati Rieti. La raccolta voti è stata supportata anche dai volontari Fai delle tre regioni attraversate dalla Ferrovia.