Patto per Avezzano, il PD prova a uscire dall’angolo

Si discute nell’ambito della dirigenza del PD del Patto per Avezzano: puntare sull’alleanza per uscire dal totonomi in vista delle elezioni comunali
Il Patto per Avezzano è il tentativo della dirigenza del Partito Democratico di riprendere in mano il pallino del gioco. La discesa in campo dell’avvocato Roberto Verdecchia per la candidatura a sindaco del capoluogo marsicano, sostenuto dall’ex consigliere regionale, dem, Lorenzo Berardinetti, abbinata a una mai tramontata “disponibilità” del primo cittadino Di Aielli Enzo Di Natale a correre, spingono chi guida il Pd alle contromisure.
Il timore è che ci si avviti in personalismi e guerre tra fazioni, con Berardinetti a guidare la fronda interna, quando al voto manca almeno un anno. Si tratta di tornare alla linea dettata qualche mese fa, ovvero concentrarsi sulla composizione della coalizione e sul programma. Le rivalità interne nel partito provinciale, che si sono acuite a causa di recriminazioni per un risultato alle elezioni regionali tutt’altro che brillante, rischiano infatti di mandare all’aria il percorso progettato, che prevedeva di trattare il totonomi solo in coda.
Attraverso il Patto per Avezzano, di cui il partito discuterà in una riunione che si terrà nei prossimi giorni (con tutta probabilità il 14 ottobre) si spera di ricomporre il quadro e riportare la discussione su un terreno giudicato meno minato, ovvero il confronto con i possibili partner di coalizione in vista delle elezioni nella città più popolosa della Marsica, e quindi sul programma. Un’operazione del tutto analoga a quella condotta in porto ad Ortona, che prende le mosse, anche nella denominazione, dal “Patto per l’Abruzzo” che è stato il vestito della coalizione guidata da Luciano D’Amico alle elezioni regionali del marzo scorso. L’auspicio, sperano dalla dirigenza del Pd, è quello di distrarre dall’attivismo di Berardinetti, che all’interno del Pd sponsorizzando Verdecchia ha riportato alla luce la candidatura di Di Natale.
Il marchio del “Patto”, già proposto come detto ad Ortona, sarà replicato anche in altri contesti giudicati di rilevanza politica significativa. Si tratta della “chiamata alle armi” contro la destra, un appello alla grande alleanza civica e politica sul modello inaugurato con D’Amico.
