Spoil system, niente accordo con la Lega

La riunione dei capigruppo certifica il mancato accordo con la Lega sullo spoil system in Abruzzo, si vota il 15 ottobre. Le trattative proseguono
Spoil system, la conferenza dei capigruppo ha certificato la divisione della maggioranza per quello che riguarda le nomine nelle società partecipate dalla Regione. Se lo scenario della delega al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri non era comunque ipotizzabile, visto che serviva l’unanimità e ci sarebbe stato comunque il voto contrario dell’opposizione, i consiglieri della minoranza non si sono nemmeno dovuti esprimere. I leghisti, rappresentati da Vincenzo D’Incecco, hanno detto no prima di loro: si voterà il pomeriggio il 15 ottobre, in uno scenario, a questo punto, incerto.
Solo ieri, 7 ottobre, da Forza Italia e Fratelli d’Italia l’accordo sullo spoil system veniva dato per virtualmente chiuso secondo la composizione descritta dal Capoluogo a prima del vertice di maggioranza pomeridiano. Delle 33 posizioni in ballo metà erano per Fratelli d’Italia, 7-8 a Forza Italia, 4 alla Lega e una a Noi Moderati. Ma i leghisti avrebbero puntato i piedi per difendere per quanto possibile un assetto che è di favore, visto che rispecchia il boom che ebbero alle elezioni del 2019. Il disegno diceva del cambio al vertice della Saga, la società che gestisce l’aeroporto regionale, dalla Lega a Forza Italia. Analogo passaggio (dai salviniani ai berlusconiani) per quanto riguarda la presidenza dell’Ersi. Per i forzisti inoltre era in cantiere la conferma della Presidenza della Tua e nomine in Areacom e presso la Corte dei Conti, mentre a Fratelli d’Italia l’ambita presidenza di Arap. Si puntava a fare passare la Lega a quattro presidenze, la metà delle postazioni rispetto ai risultati ottenuti alle scorse elezioni, e tra queste la Lega difende le presidenze di Fira, Arta e Arit. Valzer in corso per quanto riguarda le Ater: ai leghisti è stata proposta l’Ater di Lanciano, ma loro punterebbero a conservarne la presidenza in una città capoluogo, preferibilmente quella dell’Aquila in continuità con l’uscente presidente, l’avvocato Isidoro Isidori. A Forza Italia era inoltre in progetto di assegnare l’Ater di Pescara confermando il presidente Mario Lattanzio, aggiungendola alla blindatura di Elisabetta Gualtieri in capo all’Adsu di Pescara – Chieti.
Ma i calcoli non erano giusti, si voterà, almeno le nomine di competenza del Consiglio – Adsu, Ater, Arap, Ersi. La trattativa continua, c’è tempo una settimana: l’accordo in maggioranza, ovvero il trovare il modo di accontentare i leghisti, è necessario per evitare ammutinamenti e scivoloni.
Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico, commenta: “La maggioranza di centrodestra, che esce di nuovo dilaniata dai dissidi dalla seduta di oggi, che avrebbe dovuto dare al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri la delega piena sulle nomine di competenza dell’aula, ovvero Adsu, Ater, Arap ed Ersi. Invece la Lega, stanca probabilmente dei diktat di Fratelli d’Italia, ha negato la fiducia al presidente che ora dovrà inserire l’argomento in Consiglio Regionale con voto nomina per nomina, ormai oltre la scadenza dei 180 giorni. E così i salviniani hanno tirato fuori l’arma più efficace per la strenua resistenza: negare il proprio sostegno, spaccando di nuovo il fronte alleato e costringendo Sospiri ancora una volta all’angolo. Segno che sanità, prezzi del trasporto, ambiente e sostegno alla comunità vengono sempre dopo la gestione del potere”.
