Arrosticino abruzzese, sì a DOP e IGP a braccetto

Ok in Consiglio regionale alla risoluzione originariamente proposta da Verrecchia sull’arrosticino abruzzese DOP, riformulata abbracciando anche il marchio DOP
Arrosticino abruzzese, la sfida tra DOP e IGP si è ricomposta con l’approvazione di una risoluzione che chiede l’impegno per il riconoscimento di entrambe le denominazioni.
Nei mesi scorsi si era sviluppato un acceso dibattito, politico e soprattutto tra i produttori e gli addetti ai lavori, a partire da una prima versione del testo proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia che spingeva per la Denominazione di Origine Protetta, sostenuta da Coldiretti. Ma gran parte delle organizzazioni, come Confagricoltura, erano invece per la necessità di promuovere l’associazione al marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta. La DOP è legata strettamente al territorio di riferimento, sia dal punto di vista geografico che delle tecniche e delle tradizioni di lavorazione, mentre nel caso dell’IGP il legame con il territorio di riferimento non è totale, ma conferisce comunque al prodotto caratteristiche peculiari. Le perplessità dei contrari alla DOP si basavano in primo luogo sulla scarsità di ovini “autoctoni”, ovvero abruzzesi.
La risoluzione è stata riformulata abbracciando entrambi i marchi, “abbracciata” anche dagli altri partiti della maggioranza. Così ne dà notizia Verrecchia: “Licenziata all’unanimità dalla commissione consiliare Agricoltura presieduta da Nicola Campitelli (Fratelli d’Italia), la risoluzione da me proposta e sottoscritta anche dai consiglieri Emiliano di Matteo (Forza Italia) e Carla Mannetti (Lega), per il doppio riconoscimento DOP e IGP per l’arrosticino abruzzese“. Per Verrecchia si tratta di un “un prodotto tipico che è a tutti gli effetti uno dei principali simboli distintivi della cultura alimentare ed agro pastorale della nostra regione, e il duplice riconoscimento rappresenta da un lato un’opportunità di valorizzazione e di impulso per tutta la filiera di produzione e, dall’altro, di massima tutela dell’arrosticino abruzzese considerando come oggi sul mercato siano presenti imitazioni prodotte con carni provenienti da fuori Italia. Sono molto soddisfatto – dichiara Verrecchia – di essere riusciti nell’intento di rimettere in carreggiata il marchio DOP accanto a quello IGP e che sia prevalso il buon senso. Ringrazio per questo tutti i colleghi della maggioranza e quelli della minoranza per il loro contributo. La risoluzione – spiega – impegna, nello specifico, il governo regionale ad intraprendere ogni azione necessaria a sostenere i due percorsi di certificazione del prodotto ‘Arrosticino d’Abruzzo’: sigilli di qualità, di valorizzazione e tipizzazione utili alla più alta salvaguardia di questa eccellenza gastronomica; e si impegnano altresì il presidente della Regione e la sua Giunta ad incrementare le risorse da destinare al settore dell’ovinicoltura per incentivare gli allevatori abruzzesi al mantenimento e allo sviluppo di questa nostra storica attività“.
Verrecchia in aula, si legge alla fine nel comunicato stampa, “ha inteso omaggiare tutti i commissari con un assaggio di arrosticini, naturalmente di carne abruzzese”.
