Dichiarazione dei redditi 2024 in scadenza per partite Iva e dipendenti, cosa fare entro il 31 ottobre

L’ultima chiamata per la dichiarazione dei redditi è fissata al 31 ottobre. Il termine riguarda sia chi deve ancora presentarla che chi ha bisogno di correggere quella già inviata.
La dichiarazione dei redditi 2024 si avvicina alla scadenza sia per gli autonomi con partita Iva che per i lavoratori dipendenti e pensionati. Il termine ultimo di presentazione è fissato al 31 ottobre 2024, ultimo giorno per presentare il modello Redditi Pf .
Anche se solitamente questo modello è destinato alle partite Iva, può essere utilizzato anche dai dipendenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730 entro il 30 settembre o da chi ha necessità di correggere errori e omissioni nella dichiarazione già trasmessa. La scadenza del 31 ottobre per la dichiarazione dei redditi è da segnare sul calendario sia per autonomi e professionistiche per dipendenti e pensionati.
I motivi dell’importanza di questa data sono essenzialmente tre e si possono così riassumere: entro questa data le partite Iva devono inviare all’Agenzia delle Entrate la propria dichiarazione dei redditi; si possono correggere errori nel modello 730 precompilato (inviando un 730 correttivo nei termini); dipendenti e pensionati che non hanno inviato il 730 entro il termine ultimo del 30 settembre possono regolarizzare la propria posizione inviando un modello Redditi Pf.
Il calendario della dichiarazione dei redditi
Il 31 ottobre è la data conclusiva della stagione della dichiarazione dei redditi 2024 a cui è stato dato il via con la messa a disposizione dei modelli a partire dal 30 aprile. Si potevano modificare i dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate a partire dall’20 maggio (sia del 730 che del modello Redditi). Sempre dalla stessa data era possibile anche inviare alle Entrate la propria dichiarazione, modificandola oppure accettandola senza modifiche.
Altra data importante per calendario della dichiarazione dei redditi era il 20 giugno. Si tratta della scadenza ultima che consentiva di annullare la dichiarazione caso di errori, trasmettendo un modello Redditi correttivo. Infine, il modello 730 andava inviato entro il 30 settembre, mentre i modelli Redditi vanno trasmessi entro il 31 ottobre. Si tratta di una data fondamentale per le partite Iva anche per aderire al concordato preventivo biennale, al debutto proprio da quest’anno.
Chi invia il modello Redditi per la dichiarazione 2024?
Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello Redditi i titolari di partita Iva. Questo modello, infatti, è essenzialmente dedicato a questa fascia di contribuenti. Il modello in questione prevede diverse tipologie di modelli, pensati appositamente dalle diverse categorie e nello specifico: Modello Redditi Pf per le persone ficiche; Modello Redditi Enc per enti non commerciali ed equiparati; Modello Redditi Sc per le società di capitali; Modello Redditi Sp per le società di persone.
I titolari di partita Iva hanno l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dai redditi conseguiti e questo significa che questi contribuenti sono obbligati alla presentazione della dichiarazione anche in presenza di zero redditi conseguiti.
L’utilizzo del modello Redditi 2024 non è previsto, però, solo per i titolari di partita Iva, visto che possono usarlo anche lavoratori dipendenti e pensionati che non hanno presentato il modello 730 entro 30 settembre, coloro che hanno conseguito, nel corso del 2023 di redditi soggetti a imposta sostitutiva, tassazione separata, plusvalenze che derivino da investimenti all’estero che vanno dichiarati con un modello Redditi aggiuntivo compilando solo i quadri Rm, Rs, Rt e Rw del modello Redditi (a tal proposito va ricordato che l’utilizzo del modello 730 è stato ampliato proprio a partire dal 2024 ed è stato utilizzabile anche da coloro che per la dichiarazione di determinati redditi dovevano usare i quadri Rm, Rs, Rt E Rw del modello Redditi. Quegli stessi redditi, che fino al 2023 sono rimasti esclusi, da quest’anno potevano essere dichiarati anche con il modello 730).
