Dopo 50 anni l’incontro davanti la scuola De Amicis per i ragazzi della 1B

Si ritrovano, dopo 50 anni, davanti la scuola “De Amicis” dell’Aquila, gli alunni della 1B 1974/1975.
Per un attimo hanno sentito di nuovo il suono della campanella che, puntuale, scandiva l’inizio e la fine delle lezioni. Hanno chiuso gli occhi e sono stati trasportati all’interno del cortile di quella che è stata la loro scuola elementare e sono tornati tutti un po’ bambini, con i grembiuli neri e i colletti bianchi inamidati. Per gli ex alunni della 1B 1974/1975 della scuola elementare “De Amicis” dell’Aquila, storico presidio didattico nel centro storico della città, l’incontro 50 anni dopo ha avuto il sapore della nostalgia.
Era la classe della 1B della scuola “De Amicis” entrata nel 1974, ancora tutta maschile. Erano bambini curiosi e un po’ intimiditi e quel giorno di tanti anni fa vennero accolti e traghettati poi all’esame di quinta elementare dalla maestra Iole De Stefanis che li trattava tutti come fossero figli suoi. Una maestra inflessibile, ma buona che non hanno mai dimenticato. Sono passati tanti anni, oggi sono uomini adulti, professionisti che, per un pomeriggio, hanno riacciuffato e riavvolto il nastro dei ricordi.

La scuola “De Amicis”, oggi ancora alle prese con i lavori di ricostruzione post sisma, emblema della ricostruzione con i puntellamenti presenti per oltre 10 anni, per generazioni di aquilani è stata una specie di istituzione, una palestra di vita in senso stretto. Le insegnanti erano sicuramente molto severe, ma tutte appassionate, proprio come la De Stefanis. Non si sono dedicate esclusivamente alla didattica in quanto tale, ma hanno cercato di appassionare i ragazzi, “i piccoli soldati dell’immenso esercito”, come recitava la scritta che troneggiava sul muro del cortile, alla lettura, alla voglia di approfondire, di presentare un compito con una bella grafia, con le lettere un po’ svolazzanti, come si usava una volta.
Nonostante sia passato mezzo secolo i ricordi per gli alunni di ieri legati a questo edificio sono tantissimi: il grande cortile, le aule austere, la portiera che abitava al piano terra, davanti all’ingresso che affaccia su Piazza del Teatro, il chiosco davanti l’ingresso principale dove si poteva comprare un pezzetto di pizza all’olio e qualche caramella.
All’incontro erano presenti: Nicola Faillace, Ilario Bottino, Paolo Gargano, Roberto Colagrande, Alessandro Dus, Marco Pasquali, Mauro Di Pompeo, Domenico Di Marco, Luca Costantini, Corrado De Paolis, Claudio Sulli, Stefano Seccia, Ugo Vittorini, Giacomo Stella, Carlo Rossi, Mauro Forcina, Pierluigi Massari, Carlo Leonardis, Pierpaolo Ceccarelli, Daniele Di Salvatore. Gli “scolari” si sono ritrovati per una foto commemorativa, mantenendo le stesse posizioni della foto originale, scattata davanti la Basilica di San Bernardino, essendo impossibile per ragioni di sicurezza rientrare nell’istituto.