Abbattimento selettivo cervi in Abruzzo, il Consiglio di Stato sospende la delibera regionale

Il Consiglio di Stato sospende la delibera sull’abbattimento selettivo dei cervi in Abruzzo. Udienza di merito il 7 novembre.
Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso delle associazioni animaliste e sospende la delibera sull’abbattimento selettivo dei cervi in Abruzzo. Udienza di merito il 7 novembre.
Nel merito si discuterà il prossimo 7 novembre a Roma, ma intanto il Consiglio di Stato, accogliendo un ricorso delle associazioni animaliste, ha sospeso la delibera della Regione Abruzzo sull’abbattimento selettivo dei cervi. Lo spiega il TGR Abruzzo, anche se comunque è stato rinviato a novembre l’avvio dell’abbattimento selettivo di 469 cervi nei territori degli Ambiti territoriali di caccia di Avezzano, Sulmona, area Subequana, L’Aquila e Barisciano e al di fuori delle aree protette e delle aree ad esse contigue. La decisione è legata al fatto che gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) devono ancora emanare gli avvisi pubblici per l’assegnazione dei capi da abbattere. Sono, dunque, ancora da definire gli aspetti tecnici relativi ai regolamenti a cui i selecontrollori devono attenersi. Ci sarebbero, infine, ritardi nell’acquisto delle fascette necessarie a punzonare e identificare i capi abbattuti.
Sul ricorso, “lo abbiamo notificato e presentato al Consiglio di Stato sabato scorso – aveva ricordato prima della notizia all’ANSA l’avvocato Michele Pezone, che ha curato il ricorso al Tar per conto di Lav, Lndc Animal protection e Wwf Italia – attendiamo per le prossime ore un pronunciamento dei giudici in regime di urgenza. Abbiamo appreso della decisione di rinviare l’abbattimento che, a nostro avviso, potrebbe essere legata a una questione di opportunità”. “La struttura e l’iter burocratico non sono ancora pronti per dare avvio all’abbattimento – spiegano dall’Atc di Sulmona – C’è un elenco abilitato di persone che hanno effettuato anche il corso di addestramento, ma al momento c’è difficoltà a reperire gli accompagnatori. Bisogna ancora entrare nell’ottica”.
