Omicidio Thomas Luciani, rito abbreviato per uno dei due imputati

15 ottobre 2024 | 12:15
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Omicidio Thomas Luciani, rito abbreviato per uno dei due imputati

Chiesto rito abbreviato con perizia psichiatrica per uno dei 2 sedicenni accusato dell’omicidio del giovane Thomas Luciani. Salta il giudizio immediato il 12 febbraio

Niente giudizio immediato per i due minorenni accusati di aver ucciso Christopher Thomas Luciani, il 16enne di Rosciano brutalmente assassinato con 25 coltellate, lo scorso 23 giugno, nel parco Baden Powell di Pescara, per un debito di droga di circa 300 euro.

Il processo davanti al Tribunale dei Minori dell’Aquila era già stato fissato al 12 febbraio 2025, ma i legali di uno dei due ragazzi, quello che
avrebbe sferrato i primi dieci colpi sul giovane Thomas Luciani, che tutti chiamavano “Crox”, hanno depositato un’istanza di rito abbreviato, subordinato a una perizia psichiatrica.

La richiesta, come si apprende da un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Centro, sposta automaticamente il procedimento davanti al gup che ora dovrà fissare una nuova udienza. La Procura di Pescara contesta agli imputati l’aggravante della crudeltà, vista la ferocia dell’azione, e la premeditazione: uno dei ragazzi, coetanei della vittima, avrebbe portato sul luogo un coltello – quello usato per uccidere – e una pistola. Il coltello non è mai stato ritrovato.

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Allontanatosi dalla comunità molisana in cui viveva da qualche tempo, Thomas era andato a Pescara e avrebbe utilizato i soldi che sarebbero serviti per comperare la droga, per pagarsi il fine settimana di libertà con gli amici. Il presunto killer per tutta la giornata di sabato 22 giugno ha cercato di contattarlo, ma lui aveva il telefono scarico e non si era preoccupato di ricaricarlo perchè rischiava di essere rintracciato dalla comunità.

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Domenica 23 giugno, tramite il telefono di un amico, aveva pubblicato sui social una sua foto con la stazione di Pescara sullo sfondo. A quel punto il presunto killer, uscito di casa con il coltello, sarebbe andato a cercarlo con gli amici tra i quali l’altro coetaneo che poi avrebbe contribuito ad accoltellare a morte il ragazzo. Dal contenuto degli smartphone emerge inoltre che “Crox” dopo il weekend di libertà voleva tornare in comunità ed era alla ricerca di dieci euro per prendere un treno per Vasto, dove si trovava la fidanzata, per poi muoversi alla volta di Campobasso. Quel treno sarebbe dovuto partire alle 18; invece poco prima, attorno alle 17, il ragazzo è stato brutalmente ucciso a Pescara e abbandonato tra le sterpaglie, in un parco non distante dalla stazione ferroviaria. Il gruppo poi, prima di disperdersi, è andato al mare a fare un  bagno. In serata, uno dei ragazzi che faceva parte del gruppo, spinto forse dai rimorsi ha confessato quanto era accaduto ai genitori, facendo così ritrovare il corpo del giovane nel parco.

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